
Emergenza Covid-19: audizione del Ministro Guerini
Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, questo pomeriggio davanti alle Commissioni riunite Difesa di Camera e Senato, ha fatto un punto di situazione sulle attività che vedono tuttora la Difesa impegnata in prima linea nella lotta al COVID-19

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La Difesa, sin dalle prime fasi in cui l’emergenza sanitaria iniziava ad assumere una dimensione globale, ha fornito al Paese un supporto a 360 gradi. Supporto che prosegue anche nella Fase 2 che per il dicastero è già iniziata lo scorso 29 aprile con la realizzazione del Covid Hospital presso il Policlinico Militare Celio di Roma.
Questo, in sintesi, il messaggio contenuto nell’audizione del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che questo pomeriggio davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato, ha illustrato le numerose attività messe in campo dal Dicastero per l’emergenza Covid-19.
In apertura, il ringraziamento al personale militare e civile impegnato in questa emergenza: “sono fiero e orgoglioso del contributo che la Difesa sta fornendo al Paese”. E il ricordo dei civili e dei militari che hanno affrontato la battaglia contro il coronavirus e, purtroppo, non sono riusciti a vincerla: “a tutti loro va il mio ricordo commosso e ai loro congiunti il mio profondo cordoglio”.
Nell’illustrare quanto fatto dalla Difesa in un momento forse tra i più difficili e dolorosi che il Paese si sia trovato ad affrontare negli ultimi 75 anni, il Ministro Guerini ha evidenziato come lo strumento militare si sia dimostrato agile, flessibile e pronto a fronteggiare una situazione straordinaria, mettendo in campo numeri importanti, capacità diversificate e risorse ingenti, che sono state messe a disposizione nell’ambito di un’ampia operazione di supporto al Sistema Paese. Attività coordinate dal Comando Operativo di vertice Interforze.
Tanti i settori che hanno visto l’intervento del Ministero della Difesa: sanità militare, produzione di mascherine, disinfettanti e farmaci, ma anche controllo del territorio, sanificazione di aree pubbliche e logistica.
Oltre agli uomini e delle donne di Esercito, Marina e Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri direttamente coinvolti, la Difesa ha messo in campo 3.300 mezzi di vario tipo, oltre 130 missioni di volo militari con aerei ed elicotteri sul territorio nazionale e 15 missioni di volo concorsuali internazionali per il rientro dei nostri connazionali dall’estero, per il trasporto di personale civile e militare e per il trasporto di materiale sanitario e derrate alimentari; 13 missioni di volo nazionali e internazionali in bio-contenimento, 470 tra Ufficiali medici, Sottufficiali infermieri e Operatori Tecnici Sanitari impiegati nelle strutture sanitarie militari e civili di tutta Italia, 71 posti letto di terapia intensiva e 5 di sub intensiva forniti e 314 di degenza.
Riguardo al personale sanitario, il Ministro ha anche anticipato che, dopo il concorso straordinario per l’arruolamento con chiamata diretta nell’Esercito Italiano per 120 ufficiali medici e 200 sottufficiali infermieri, “nell’ambito delle misure del prossimo decreto legge è previsto l’arruolamento temporaneo di ulteriori 70 medici e 100 infermieri a favore delle altre Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri”.
Sulle missioni all’estero, che hanno dovuto confrontarsi con l’ulteriore sfida posta dal Covid-19: “Attraverso un puntuale e continua opera di monitoraggio e grazie all’insieme di precauzioni adottate per l’occasione, siamo riusciti finora nel duplice obbiettivo di minimizzare i contagi del nostro personale in teatro operativo e di non dover modificare sostanzialmente la nostra impronta complessiva, continuando così ad onorare i numerosi impegni securitari assunti nello scenario internazionale”.
In audizione anche il ringraziamento ai Paesi che hanno sostenuto l’Italia: Stati Uniti, Germania, Qatar e Federazione Russa che hanno messo in campo supporti dedicati, alcuni dei quali già conclusi negli scorsi giorni, ma anche ai contributi di altri Alleati e partner che hanno mostrato concrete forme di solidarietà, attraverso meccanismi di collaborazione messi in atto sia dalla NATO che dall’Unione Europea.
”La Difesa oltre a quanto ha fatto e continuerà a fare anche nella nuova fase, può contribuire significativamente alla ripartenza dell’economica attraverso la piena valorizzazione del potenziale esprimibile dall’industria nazionale della Difesa lungo l’intera filiera produttiva” ha aggiunto, ricordando come “Gli investimenti in questo settore hanno la capacità di catalizzare importanti volumi finanziari a favore di Ricerca e Sviluppo e di azionare progetti ad elevato contenuto tecnologico con importanti ricadute, già nel breve periodo, in termini di fatturato industriale e di alimentazione di una fitta rete di piccole e medie imprese”.
“L’esperienza fin qui vissuta - ha concluso il Ministro - ha dimostrato, ancora una volta, che le Forze Armate sono indispensabili anche nella gestione di crisi come questa che stiamo vivendo e che uno strumento militare all’altezza, anche dal punto di vista tecnologico, è una risorsa e una garanzia per il Paese, soprattutto in un quadro come quello attuale in continua evoluzione. Ma i freddi numeri e i dati statistici, tuttavia, non bastano a definire l’impegno del Dicastero, compreso quella tecnico-industriale. Darà il proprio contributo anche attraverso gli investimenti di settore al rilancio e alla crescita del Paese”.
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