Convegno sulle regole di ingaggio delle missioni militari internazionali

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Il 25 novembre si è svolto a Roma, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare, il convegno dal titolo “Le regole di ingaggio nelle missioni militari internazionali”, organizzato dal Comitato per le relazioni internazionali del Consiglio della Magistratura militare. 

Sono intervenuti l’Amm. di Squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale, l’Avv. Pietro Laffranco, Vicepresidente del Consiglio della Magistratura militare, il Gen. Corpo d'Armata (ris.) Giorgio Battisti, Presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario.

L’argomento, di particolare interesse operativo e giuridico, è stato analizzato da relatori esperti del settore. Il Gen. di Divisione dei Carabinieri Rosario Castello, Capo Ufficio Generale Affari Giuridici dello Stato Maggiore Difesa e il dott. Andrea Cruciani, componente del Comitato per le relazioni internazionali, hanno esaminato le difficili questioni attinenti all’uso della forza nelle operazioni militari e i casi in cui tali condotte possano ritenersi penalmente lecite nel rispetto sia delle generali disposizioni previste nelle regole di ingaggio (ROE) sia dei principi del Diritto Internazionale Umanitario.

Gli interventi sono stati moderati dal Dott. Maurizio Block, Procuratore militare presso la Suprema Corte di Cassazione e Presidente del Comitato per le relazioni internazionali.

La Prof.ssa Marina Castellaneta, Professoressa ordinaria di Diritto Internazionale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari, ed il Prof. Fulvio M. Palombino, ordinario di Diritto Internazionale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata, hanno discusso le implicazioni delle disposizioni internazionali sulla formulazione delle ROE nonché la natura e il contenuto dei caveat, strumento di indirizzo politico del singolo Stato. Gli interventi sono stati moderati dalla Dott.ssa Laura Marrone, componente del Comitato per le relazioni internazionali.

Alla luce della complessità delle questioni legate alle ROE e alla tutela dei diritti umanitari, è essenziale disporre di normative attuali e in grado di regolamentare in modo omogeneo e completo le operazioni militari all’estero.