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CASD: chiusura anno accademico 2019-2020

Si è svolta oggi, alla presenza del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2019-2020 del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD)

Roma 23 giu 2020

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

La chiusura dell'anno accademico del CASD, imprescindibile punto di riferimento per l’Alta Formazione della Difesa, costituisce anche un'importante occasione di riflessione sul particolare momento che stiamo vivendo. L'emergenza ha messo in luce i punti di forza del Paese, quali la rapidità e incisività di azione, unitamente ad un rinnovato e straordinario senso di coesione nazionale, ma anche le nostre potenziali vulnerabilità. Ascoltare, discutere, costruire alleanze è indispensabile per far crescere una maggiore consapevolezza del ruolo della Difesa davanti a minacce inedite e sempre più complesse”.

Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione della cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2019-2020 del Centro Alti Studi della Difesa. Cerimonia svolta questa mattina, presenti i Sottosegretari di Stato alla Difesa Giulio Calvisi e Angelo Tofalo, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, il Presidente del CASD, il Generale S.A. Fernando Giancotti.

La cerimonia odierna ha segnato la conclusione della 71a Sessione dell’Istituto Alti Studi per la Difesa e del 22° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze. Corsi frequentati da Ufficiali delle varie Forze armate e della Guardia di Finanza, frequentatori civili, appartenenti alla Difesa, alle altre amministrazioni, ai settori dell’industria, dell’informazione, dell’università e della società civile in generale.

Nel suo intervento il Ministro ha rimarcato ruolo svolto dalla Difesa nella gestione dell’emergenza sanitaria: “la Difesa ha saputo operare con rapidità ed efficacia e si è integrata immediatamente e in maniera sinergica con le altre amministrazioni dello Stato. Le Forze Armate hanno risposto senza risparmio di energie sin dai primi giorni dell’emergenza, con numeri importanti, senso del dovere, capacità diversificate e risorse ingenti, che sono state messe a disposizione nell’ambito di un'ampia operazione di supporto al Servizio Sanitario Nazionale e a tutto il sistema Paese”.

Una riflessione a tutto campo, quella del Ministro, che ha evidenziato l’esigenza di disporre di uno “Strumento militare moderno, versatile ed efficiente, in grado di operare in maniera credibile e sinergica, con gli alleati europei e della NATO, in tutti i contesti di crisi, dagli scenari alle più alte intensità a quelli di stabilizzazione, senza tralasciare le sempre più numerose operazioni di homeland security o i concorsi a supporto della collettività nazionale”.
Centrale, pertanto, anche il tema delle risorse necessarie a sostenere l’adeguamento dello Strumento Militare: “risorse che rappresentano, oltre ad un indispensabile investimento per garantire la nostra sicurezza, anche uno straordinaria leva economica per il Sistema-Paese”.

Ai frequentatori – che hanno seguito in collegamento la cerimonia di chiusura dell’anno accademico – il Ministro ha rivolto le sue congratulazioni per il prestigioso obiettivo raggiunto, auspicando che siano i principali protagonisti nel promuovere una "cultura della difesa" coerente con gli obiettivi individuati, con il ruolo che l’Italia vuole giocare a livello internazionale e il rango cui il Paese aspira.

MINISTERO IL MINISTRO CULTURA DIFESA

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