
Carabinieri: inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola Ufficiali

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“L’Arma è amata, soprattutto, per come sono i Carabinieri: instancabili risolutori di problemi, fornitori di risposte concrete a esigenze della Comunità che incidono sulla qualità della vita”. Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che questa mattina ha aperto l’Anno Accademico 2022/2023 della Scuola Ufficiali Carabinieri, presenti il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi e numerosi esponenti del Governo e delle Istituzioni.
Rivolgendosi agli Allievi Ufficiali, il Ministro si è soffermato sull’importanza della Scuola Ufficiali quale “luogo di alta formazione”: “Studiate, preparatevi, impegnatevi, apprendete, fate delle fatiche di oggi i vostri strumenti di domani. Perché l’Italia avrà bisogno di Voi” ha affermato.
Il Ministro ha poi ricordato i più recenti successi dell’Arma, partendo dall’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, per il quale si è recato in Sicilia per congratularsi personalmente con i militari del R.O.S. e dei Comandi Provinciali di Palermo e Trapani. Un successo non isolato, se si considera che, dal 2021 a oggi, i Reparti dell’Arma hanno catturato 14 pericolosi latitanti. Numeri di rilievo che si accompagnano a un dato altrettanto importante, il plauso degli italiani per l’attività svolta dai Carabinieri. “Gli applausi della gente dicono che la voglia di riconoscersi nelle Istituzioni, nelle leggi, nella libertà che quelle Istituzioni presidiano e quelle leggi tutelano, è più forte, anche della paura” ha detto il Ministro che ha poi aggiunto: “non cercate mai gli applausi, cercate di meritarli”.
A tal proposito, il Ministro ha aggiunto: “sono il messaggio antimafia più deciso e decisivo che si potesse mandare. Lo stesso messaggio tramandato dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’Arma dei Carabinieri si conferma una delle organizzazioni più efficienti e amate di cui sia dotata l’Italia anche per la sua capacità di esserci, ovunque e comunque: con migliaia di Stazioni, Tenenze, Comandi, presenti su tutto il territorio nazionale, dalla grande città fino al più piccolo comune".
Nel suo intervento ha ricordato, inoltre, la funzione di assistenza alle popolazioni in occasione di calamità naturali ed emergenze. Un ruolo prima di tutto nazionale, ma anche internazionale. “Un pensiero, in questi giorni, non può che andare a quanto stanno facendo le nostre Forze Armate, con prontezza e umanità, a sostegno dei civili turchi e siriani, duramente colpiti dal recente terremoto” ha detto il Ministro che ha poi aggiunto: “Anche in questo ci siamo dimostrati i primi. L’Italia si è distinta nel bene all’interno della comunità internazionale, nella sua capacità di esserci con una efficacia che pochi altri sanno dimostrare nel mondo”.
La cerimonia, come tradizione, è stata l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta dall’Arma e per riflettere sui compiti che aspettano i giovani Ufficiali e allievi che si preparano a costituire una nuova generazione di servitori delle Istituzioni e di tutta la comunità nazionale.
FORZE ARMATE CARABINIERI IL MINISTRO