
Carabinieri. Guerini, imprescindibile presidio di legalità e sicurezza per tutti gli italiani
Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, nel Question Time oggi alla Camera dei Deputati, ha risposto ad una interrogazione sulle iniziative volte a tutelare il prestigio e il lavoro dell'Arma dei Carabinieri, in relazione all'inchiesta giudiziaria di Piacenza: l’Arma dei Carabinieri perno imprescindibile dello Stato e presidio di sicurezza e legalità per i nostri cittadini

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“L’Arma dei Carabinieri è, ribadisco è, perno imprescindibile dello Stato e presidio di sicurezza e legalità per i nostri cittadini”.
Con queste parole il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha aperto il suo intervento in risposta all’interrogazione sui fatti della Caserma di Piacenza.
Una fiducia sottolineata più volte dal Ministro Guerini che nel suo intervento ha detto: “Chiarezza è e sarà la parola d'ordine. Non può e non deve esserci spazio per l'ambiguità o per il sospetto che possa alimentare atteggiamenti di sfiducia verso l’Arma dei Carabinieri e verso le Istituzioni tutte. Ho chiesto, dunque, per gli aspetti che più afferiscono alle competenze e alle prerogative della mia funzione, che i dovuti accertamenti sulle dinamiche dell'accaduto siano condotte con il massimo scrupolo e precisione, senza limitare ulteriori iniziative che vadano a verificare i processi più generali dell’impiego del personale”.
Nel suo intervento il Ministro ha evidenziato come i fatti di Piacenza collidano con i consolidati principi che informano l'operato dei militari dell’Arma: “Una vicenda di inaudita gravità che scosso non solo i sentimenti dei 110.000 carabinieri, che ogni giorno lavorano con altissimo senso del dovere e delle Istituzioni, ma anche, gli animi di tutti gli italiani che all'Arma, guardano con fiducia e affetto come al più prossimo volto della legalità e dello Stato” ha detto.
Nel suo intervento, il Ministro ha spiegato che fin da subito è stato offerto il massimo impegno a collaborare con la magistratura e, d'intesa con il Comando Generale, è stata avviata un'inchiesta interna, affinché si pervenga ad una completa cognizione sia degli accadimenti, sia degli eventuali elementi di criticità nei sistemi di controllo e di verifica. Ha ricordato inoltre che l’Arma ha immediatamente disposto nei confronti dei militari interessati dal provvedimento giudiziario la sospensione “precauzionale” dall'impiego, avviando contestualmente la valutazione disciplinare dei fatti, per adottare, in tempi brevi, rigorosi provvedimenti aderenti alla gravità dei comportamenti.
Nell’interesse dell’Istituzione e per restituire a Piacenza e alla sua cittadinanza il più regolare e sereno svolgimento dell'attività di servizio, sono stati destinati ad altri incarichi Il Comandante provinciale di Piacenza e gli altri comandanti della sede, a prescindere dal loro eventuale coinvolgimento nei fatti oggetto di accertamento in sede penale.
D'intesa con il Comandante generale - ha continuato - sarà perseguito ogni necessario approfondimento, anche nella prospettiva di affinare gli strumenti di selezione e formazione, comunicazione e controllo, allo scopo di promuovere ulteriormente le consolidate linee di equilibrio e di rigoroso rispetto delle procedure nello svolgimento delle attività operative.
“Da Amministratore locale prima e da Ministro poi, ho ulteriormente apprezzato la solidità morale e istituzionale, lo spirito di abnegazione e di sacrificio, l'umanità e la discrezione, la compostezza e la solidarietà che caratterizzano i Carabinieri e il loro servizio.
Qualità che rendono l'Arma un punto di riferimento, e in alcuni territori l'unica presenza dello Stato, per i nostri cittadini. Una realtà che ci viene invidiata nel mondo, che è stata, è e resterà imprescindibile presidio di legalità e sicurezza per tutti gli italiani” ha concluso il Ministro.