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Carabinieri: Conferenza Internazionale sulla Protezione del Patrimonio Culturale

Conclusa la Conferenza Internazionale sulla tutela del patrimonio culturale organizzata per celebrare i 50 anni di fondazione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

30 ott 2019

Carabinieri: Conferenza Internazionale sulla Protezione del Patrimonio Culturale
Carabinieri: Conferenza Internazionale sulla Protezione del Patrimonio Culturale

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

La Conferenza internazionale sulla tutela del patrimonio culturale, svoltasi presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, è stata organizzata per celebrare i 50 anni di fondazione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

La Cerimonia è iniziata con l'intervento del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri, a seguire ha preso la parola il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, On. Dario Franceschini, il quale ha significativamente sottolineato di provare "orgoglio per essere il Paese che ha investito per primo nella tutela del patrimonio culturale. E i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale sono figli di questa cultura".

A seguire, l'Ambasciatore degli Stati Uniti d'America presso la Repubblica Italiana, Lewis Michael Eisenberg, ha restituito al Ministro Dario Franceschini, una testa di statua in marmo raffigurante il Dio Pan, del I-II secolo d.C., provento di un furto avvenuto nel 1968 presso un'area archeologica romana.

Prima di dare inizio alla successione di panel, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, Cardinale Gianfranco Ravasi, ha tenuto alla platea una Lectio Magistralis.

La giornata è poi conclusa con l'intervento di ringraziamento del Comandante delle Unità Mobili e Specializzate dell'Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Riccardo Amato.

La conferenza ha consentito di tracciare un bilancio delle attività, sono stati analizzati i successi e i risultati investigativi raggiunti, grazie anche alla Diplomazia Culturale e alla cooperazione con altre forze di polizia internazionali, condividendone altresì l'esperienza come modello per gli altri Paesi e coinvolgendo i principali attori e le figure di spicco delle varie istituzioni interessate.

In sintesi, un punto di situazione con uno sguardo al futuro, pianificando i prossimi passi da compiere per unire le nostre forze, su scala internazionale, e proteggere il nostro patrimonio culturale condiviso.

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