
Battesimo per gli allievi del nuovo corso dell'Accademia Navale

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Nel Mediterraneo Orientale, al largo delle acque dell’Egeo, è nato il corso Kydoimos degli allievi della 1ª classe dell’Accademia Navale.
Ma perché si da un nome al corso?
Attribuire un nome a un corso significa dare forma a un’identità collettiva che accompagnerà per sempre gli allievi dell’Accademia. Non è soltanto una tradizione, ma un simbolo di appartenenza e spirito di gruppo: il nome scelto diventa testimonianza di valori condivisi, memoria di esperienze comuni e punto di riferimento per la comunità di appartenenza.
Ogni corso porta un nome che nasce dal vissuto degli allievi e dai legami con la storia e i luoghi toccati durante la formazione. È il segno di una scelta consapevole, che riflette ideali, aspirazioni e tradizione. Per questo motivo i nomi non sono casuali: richiamano figure mitologiche, valori morali, episodi storici o significati profondi, capaci di racchiudere lo spirito di un’intera classe.
Kydoimos, scelto dagli allievi della 1ª classe dell’Accademia Navale, è un nome greco che, nella lingua di Omero, significa “fragore della battaglia”: non caos, ma forza primordiale che unisce, eco di sfida e di crescita. Un nome che lega gli allievi alla tappa di Souda, a Creta, culla di miti immortali, e che rinnova, a cinquant’anni di distanza, il filo che li unisce al Corso Eleutheros.
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