de8a220f-32eb-4055-9450-8b2cbfc7ad4c

Annuali celebrazioni di Cima del Grappa

Pieve del Grappa (TV) 06 ago 2023

creative commons creative commons creative commons Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED

In occasione delle annuali celebrazioni di Cima del Grappa, il Ministro della DifesaGuido Crosetto, ha inviato al Comitato Organizzatore, nella persona del Sindaco di Pieve del Grappa, un messaggio di congratulazione a nome del Governo, della Difesa e di tutti gli Italiani.

“Gentile Sindaco,

mi permetta, innanzitutto, di congratularmi, a nome del Presidente del Consiglio e della Difesa tutta, con i membri del Comitato Organizzatore, da Lei presieduto, per l’organizzazione di questa solenne cerimonia: il Comune di Pieve del Grappa, le amministrazioni di Bassano del Grappa e di Borso del Grappa, l’Opera Madonnina del Grappa di Crespano, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma delle Province di TrevisoBelluno e Vicenza, e con chiunque abbia contribuito, in veste istituzionale o personale, alla preparazione delle Celebrazioni.

Il massiccio del Grappa è stato, nei frangenti dolorosi della Prima Guerra Mondiale, un baluardo da tenere, un tesoro da conservare. Ha rappresentato una fortezza naturale da cui è dipesa, in una certa misura, la salvezza della Patria.

I soldati italiani scrissero allora, su quelle cime, come lungo il Piave e l’Isonzo, pagine di coraggio che completarono il Risorgimento nazionale, permettendo a Trento e Trieste, e ad altri territori non ancora irredenti, di unirsi alla Nazione.

Si trattò di una unificazione non solo politica, ma anche culturale, che portò tanti giovani, “dall’Alpi a Sicilia” - per citare la quarta strofa del Canto degli Italiani, nostro Inno nazionale -, a fare causa comune in vista di un fine più alto, persino più alto della vita.

Si realizzò in tal modo, nella condivisione delle rinunce e delle angosce, quella missione che lo statista e patriota Massimo D’Azeglio, anni prima, aveva così indicato: “Fare gli italiani”.

Oggi, quelle cime di elegante bellezza, divenute patrimonio della biosfera UNESCO, non sono più, per fortuna, un teatro di dolore. In un contesto in cui i popoli d’Europa hanno scoperto, tra mille difficoltà, uno spirito di unità e una compattezza un tempo neanche immaginabili, gli echi del Grappa non parlano più la lingua della sofferenza, bensì quella della speranza; indicano una nuova meta: il consolidamento di una pace duratura, la realizzazione, definitiva, di un’Europa solidale delle Nazioni.

I corpi degli antichi nemici oggi riposano insieme, nel Cimitero monumentale, e la loro memoria, che Voi coltivate, rende il loro sacrificio il terreno su cui far germogliare un futuro di pace, libertà e giustizia.

Per questo Vi ringrazio, a nome del Governo, della Difesa e di tutti gli Italiani”.

IL MINISTRO RICORRENZE

Approfondimenti

In evidenza