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Aeronautica: i militari impegnati nell’Esercitazione Medusa

Si è conclusa l’Esercitazione Medusa svolta per addestrare a livello sia teorico che pratico i militari in caso di emergenza in acque aperte

28 ago 2019

Aeronautica: i militari impegnati nell’Esercitazione Medusa
Aeronautica: i militari impegnati nell’Esercitazione Medusa

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

L'addestramento, completato sul tratto di mare antistante il Distaccamento Straordinario dell'Aeronautica Militare di Siponto (FG), si è svolto in due fasi.

La prima fase, teorico-pratica, aveva l'obiettivo di formare il personale su manovre di salvataggiopronto soccorso e rianimazione, e far utilizzare sistemi di emergenza e procedure di recupero in caso di eiezione da un velivolo militare. All'interno di questa fase ai partecipanti venivano fornite anche nozioni inerenti agli aspetti clinici legati alla sopravvivenza in mare, sia individuale che di gruppo.

Presso il Distaccamento di Siponto, si è svolta la seconda fase dell'esercitazione, inerente al recupero in mare del personale navigante tramite l'utilizzo del verricello, con il supporto del personale aero soccorritore dell' 84° Centro C.S.A.R. (Combact Search and Rescue) di Gioia del Colle (BA), dipendente del 15° Stormo di Cervia (RA).

L'esercitazione, come stabilito dall'Ufficio Sicurezza Volo del 32° Stormo, aveva l'obiettivo di addestrare i piloti, migliorare le conoscenze tecniche e perfezionare le capacità di gestione in caso di emergenza.

Il personale dell'84° C.S.A.R., intervenuto nell'addestramento con l'elicottero HH-139°, ha rafforzato le proprie capacità di sopravvivenza applicando particolari procedure di norma effettuate durante le operazioni. Tramite la simulazione di reali scenari, essi si sono allenati per la ricerca, il soccorso e il salvataggio di persone in pericolo o difficoltà, intervenendo con sicurezza e reattività.

La motovedetta della Capitaneria di Porto di Manfredonia (FG), ha pattugliato il litorale garganico per garantire sicurezza e incolumità dei numerosi bagnati che, curiosi, volevano assistere ed ammirare l'attività dei militari partecipanti all'esercitazione.

L'addestramento è stato svolto dal 32° Stormo, uno dei Reparti di volo dell'Aeronautica Militare, con sede ad Amendola (Foggia) e dipendente dal Comando Squadra Aerea di Roma. Questo Reparto è stato il primo in Europa ad acquisire i velivoli F35 e attualmente si occupa di svolgere attività operative, addestrative e tecniche per reperire, mantenere e migliorare le capacità di volo nelle operazioni (ISTAR nazionali e di coalizione e Predator a pilotaggio remoto). Esso inoltre fornisce, tramite i velivoli MB-39, l'addestramento dei piloti di APR in modo da garantire il livello e la specializzazione sui velivoli a pilotaggio tradizionale.

Per l'importanza strategica, da più di un anno, i velivoli F35 del 32° Stormo sono stati integrati nel sistema di Difesa aerea e riescono, grazie alle capacità operative e tecnologiche, a garantire la sicurezza dei cieli nazionali.

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