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25 aprile: 74° anniversario della Liberazione

Oggi, 25 aprile, l’Italia ha celebrato il 74° Anniversario della Festa della Liberazione. Questa mattina, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dal Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, ha deposto all’Altare della Patria una corona di alloro in omaggio al Milite Ignoto

25 aprile: 74° anniversario della Liberazione
25 aprile: 74° anniversario della Liberazione

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“Il 25 aprile 1945 si concluse, dopo lunghi mesi di lotta, il nostro “secondo” Risorgimento, con la rinascita di un nuovo senso di Patria che mai, nemmeno per un istante, le divisioni e le contrapposizioni tra le varie anime che si riconoscevano nella Guerra di Liberazione, avevano messo in dubbio, - ha dichiarato il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta nel suo messaggio inviato a tutti gli Uomini e le Donne della Difesa. E poi ha continuato “mai come prima, gli italiani furono uniti da un fortissimo sentimento di appartenenza alla Patria che mentre rivendicava i diritti negati di libertà e democrazia, poneva nel panorama dei doveri anche quello della diretta e consapevole responsabilità politica di ogni cittadino, aprendo la prospettiva verso la nostra nascente Repubblica”.

A seguire il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, accompagnato dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, ha deposto una corona di alloro in omaggio alle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Successivamente il Ministro della Difesa ha partecipato ad una cerimonia organizzata dalla comunità ebraica romana.

“Oggi vogliamo ricordare anche il tributo di sangue versato dai soldati di origine ebraica che combatterono dalla stessa parte scelta dai resistenti dopo l'8 settembre del 1943 e rinnovare la nostra vicinanza a tutto il popolo ebraico per l'altissimo prezzo pagato alla follia umana durante la seconda guerra mondiale. La Shoah rappresenta una crisi di civiltà sulla quale non cesseremo mai di interrogarci, una ferita mai rimarginata per tutta l'umanità e oggi tutti noi desideriamo un futuro di serenità, di prosperità, di pace” ha dichiarato il Ministro nel suo intervento.

Il 25 aprile 1945 segnò il termine della Seconda Guerra Mondiale. Una data fondamentale per la costruzione della nuova Repubblica democratica, che sarebbe nata nel 1946 e oggi la Liberazione del nostro Paese dal regime fascista e dall’occupazione nazista viene celebrata in tutta Italia con diverse iniziative.

m.m.

IL MINISTRO

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