
150esimo anniversario della Breccia di Porta Pia
Celebrato a Roma il 150° anniversario della Breccia di Porta Pia. Deposto una corona d'alloro in memoria dei caduti presso la lapide commemorativa della battaglia del 1870, lungo le mura aureliane.

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È stata celebrata a Roma la ricorrenza per i 150 anni dalla breccia di Porta Pia. Il sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo e la sindaca di Roma Virginia Raggi, accompagnati dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli e dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, hanno deposto una corona d'alloro in memoria dei caduti presso la lapide commemorativa della battaglia del 1870, lungo le mura aureliane. Un picchetto armato di Bersaglieri, specialità dell'Esercito protagonista della presa di Roma, ha reso gli onori indossando l'uniforme storica in dotazione alle truppe dell'epoca.
Era il 20 settembre del 1870 quando i soldati italiani, sotto il comando del Generale Raffaele Cadorna, a partire dalle 4 del mattino sferrarono l'attacco contro le milizie pontificie per entrare a Roma. Il primo colpo di cannone fu sparato alle 5.10, da una batteria di artiglieria comandata dal Capitano Giacomo Segre e schierata a circa 500 metri dalle mura aureliane. In poco meno di 4 ore di cannoneggiamenti, il fuoco delle artiglierie italiane aprì una breccia di circa trenta metri nelle mura difensive, alla destra di Porta Pia. Fu in quel punto che le fanterie della 12ª Divisione (12° Bersaglieri e 2° Battaglione del 41° Fanteria) e la colonna di sinistra dell'11ª Divisione (34° Bersaglieri e parte del 19° Fanteria) si scontrarono con gli Zuavi al Comando del Generale Kanzler. Gli uomini della difesa pontificia si arresero all'avanzata dei Bersaglieri e la battaglia si concluse con decine di vittime in entrambi gli schieramenti: 49 caduti tra le fila dell'Esercito Italiano (il primo fu il Maggiore Giacomo Pagliari) e 69, tra morti e feriti, nei ranghi papalini.
Pochi giorni dopo la "breccia", un plebiscito popolare sanciva l'annessione di Roma al Regno d'Italia e l'anno successivo, a febbraio, la Città Eterna veniva ufficialmente proclamata Capitale d'Italia.
In occasione del 150° anniversario, al Museo Storico dei Bersaglieri sono stati esposti documenti dell’epoca e, in collaborazione con Poste Italiane, c’è stata anche l’emissione di francobolli celebrativi con relativo annullo filatelico concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico. In via Nomentana 133, nella zona dove un secolo e mezzo fa assunsero lo schieramento le unità di artiglieria incaricate di abbattere le mura della città, è stata predisposta una lapide in memoria del Capitano Giacomo Segre che il 20 settembre del 1870 con il preciso fuoco dei sui pezzi aprì la breccia da cui irruppero i fanti e i bersaglieri.
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