
Libano: cambio al comando del Settore Ovest di UNIFIL a guida italiana
Il Comandante del COVI presente alla cerimonia di avvicendamento tra la Brigata “Pozzuolo del Friuli” e la “Taurinense”
Shama 02 ago 2025

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La Brigata "Pozzuolo del Friuli" ha ceduto il comando dell'operazione "Leonte" alla Brigata "Taurinense", nell'ambito della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza delle Nazioni Unite schierata nel sud del Libano.
Il passaggio di consegne tra Generale di Brigata Nicola Mandolesi e il nuovo Comandante del Sector West di UNIFIL, il parigrado David Colussi, si è svolto questa mattina presso la base "Millevoi" di Shama, alla presenza del Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, nel corso della cerimonia militare presieduta dall’Head of Mission/Force Commander di UNIFIL, Generale di Divisione Diodato Abagnara. Presente all’evento anche l'Ambasciatore d'Italia a Beirut, Fabrizio Marcelli e numerose autorità civili e militari libanesi.
“Siete l’esempio tangibile dell’impegno dell’Italia nel mondo”, ha detto il Generale Iannucci incontrando i militari italiani a premessa della cerimonia. “Il vostro impegno quotidiano, lontano dai riflettori e dalle vostre famiglie, è fondamentale per costruire sicurezza, fiducia e stabilità in un’area cruciale e delicata come il Libano”. Il Comandante del COVI ha rivolto un sentito ringraziamento al Generale Mandolesi per le attività condotte in un contesto molto difficile e ha augurato buon lavoro al Generale Colussi, da oggi al comando di un contingente multinazionale composto da oltre 3.600 peacekeeper, tra i quali più di 1.000 soldati italiani, impegnato a sostenere la sicurezza e la stabilità nel sud del Libano.
Il Generale Abagnara ha evidenziato che “il raddoppio delle attività operative nel periodo della Brigata ha consentito un controllo più capillare di ampie porzioni del territorio lungo la Blue Line, favorendo il rinvenimento di depositi di armi, con positive implicazioni in termini di sicurezza e prevenzione. In parallelo, è stato dedicata particolare attenzione alle infrastrutture, con progettualità finalizzate al potenziamento dell'operatività e alla force protection delle UN Position (UNPs). Tali sforzi sono andati di pari passo con gli interventi di sostegno alla popolazione civile nelle municipalità più colpite dal conflitto, rafforzando il legame di fiducia con le comunità locali.”
Nel suo intervento, il Generale Mandolesi ha tracciato un bilancio dei sei mesi di missione. Pur operando in un contesto particolarmente complesso e instabile, segnato da continue violazioni del cessate il fuoco e aggravato dal successivo conflitto tra Israele e Iran, la Brigata “Pozzuolo del Friuli” ha mantenuto una presenza attiva, contribuendo alla stabilizzazione dell’area e all’attuazione del mandato ONU, grazie all’impegno costante, al monitoraggio della cessazione delle ostilità, all’assistenza alla popolazione locale e al supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF).
A margine della cerimonia, il Generale Iannucci ha incontrato i vertici delle missioni italiane attive nel Paese dei Cedri: il Colonnello Attilio Cortone, alla guida del Comitato Tecnico Militare per il Libano (MTC4L), il Colonnello Matteo Vitulano, Comandante della Missione Militare Bilaterale Italiana (MIBIL) e il Colonnello Aurelio Tassi, Senior National Representative per l’Italia presso il Quartier Generale della Missione ONU a Naqoura.
A Beirut, accompagnato dall’Ambasciatore Marcelli e dal Generale Abagnara, il Comandante del COVI ha incontrato dal Capo di Stato Maggiore delle Lebanese Armed Forces, Generale Rodolph Haykal, con il quale ha avuto modo di condividere il punto sulla situazione di sicurezza nell’area e sul ruolo svolto dall’Italia, con le sue Forze Armate, a favore delle Istituzioni e della popolazione libanese.
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