Negli ultimi giorni, i militari della Missione Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL) hanno condotto un'attività di cooperazione civile-militare che ha coinvolto il Centro disabili Beytouna Al Jadid di Kesserwan, a nord-est della capitale Beirut.
In particolare, sono stati consegnati materiali di diversa tipologia a favore della struttura, che opera nel settore del sostegno psicofisico di ragazzi e adulti diversamente abili.
Il lavoro della clinica è finalizzato a migliore le condizioni di vita dei pazienti ed evitare il loro isolamento o l’abbandono sociale, spesso generato dalla mancanza di assistenza, conseguenza della profonda crisi economica in cui versa il Paese. A una significativa riduzione di finanziamenti statali nel welfare è infatti seguita anche un’interruzione delle donazioni da parte dei privati cittadini a favore della struttura.
I militari italiani hanno donato computer, televisori, lampade fotovoltaiche ma anche specifici ausili sanitari come sedie a rotelle e deambulatori, volti a favorire quell'autonomia di movimento fondamentale per il recupero psicofisico degli ospiti del Centro.
Alla cerimonia di donazione sono intervenuti il Comandante della MIBIL, il Muktar della Municipalità di Daraya, il Sindaco della città di Kesserwan e il Direttore del Centro, unitamente a una rappresentanza del personale e degli ospiti della struttura.
Il Colonnello Angelo Sacco, Comandante della MIBIL, ha sottolineato l’importanza di sostenere il settore del sostegno alla disabilità e assicurare le migliori condizioni di vita ai cittadini bisognevoli di supporto.
Il Sindaco di Kesserwan e il Direttore della struttura hanno unanimemente ringraziato l’Italia, la MIBIL e le Forze Armate italiane per l’importante donazione ricevuta e per la concreta vicinanza al Libano in un momento di estrema difficoltà.
Le donazioni sono state portate a termine con fondi nazionali nell’ambito delle attività CIMIC condotte dal contingente militare italiano e si inquadra in una più ampia progettualità che prevede di supportare le Istituzioni locali e le fasce più deboli della popolazione attraverso donazioni di beni, materiali e la realizzazione di specifici progetti.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).
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