Il giorno 14 settembre, presso la base di South Camp, sita nella penisola del Sinai - Egitto, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento al comando del Decimo Gruppo Navale Costiero, contingente italiano interamente della Marina Militare, operante nell'ambito della Multinational Force and Observers (M.F.O.), una delle più longeve missioni di pace a cui il Paese partecipa da oltre 40 anni.
Ad assumere il comando del contingente il Capitano di Fregata Daniele Di Tullio che ha raccolto il testimone dal Capitano di Fregata Carlo Saverio D'Apote, il quale ha così concluso il suo periodo di comando, sancendo un anno ricco di successi e missioni compiute.
L'evento è stato sugellato dalla presenza dell'Ammiraglio di Divisione Fabio Agostini, il quale, con la sua partecipazione, ha voluto esprimere la vicinanza del Comando Operativo di Vertice Interforze ed il vivo apprezzamento per gli eccellenti risultati conseguiti dal contingente italiano, affermando con fermezza il rilevante ruolo che la Marina Militare con orgoglio riveste all'interno della missione, nel contribuire e promuovere la pace tra Egitto e Israele e la libertà di navigazione nello Stretto di Tiran.
Un "piccolo contingente" così viene definito se paragonato all'intera forza multinazionale, ma capace da solo di contribuire per ben il 40% al raggiungimento degli obiettivi totali dell'intera missione di pace. In tale cornice, l'Ammiraglio Agostini ha consegnato le medaglie nazionali di pace a 32 marinai italiani che hanno espletato un impegnativo ciclo di sei mesi di servizio all'interno della Missione M.F.O..
Successivamente ha preso luogo la cerimonia del passaggio di consegne del Comando del Decimo Gruppo Navale Costiero, presieduta dal Acting Force Commander della M.F.O., Col. (US Army) Michael Berriman.
Il Capitano di Fregata D'Apote ha così salutato il suo "Equipaggio", esprimendo il suo ringraziamento e la profonda riconoscenza verso i marinai italiani per aver onorato con impegno e dedizione i propri doveri, assicurando con altissima professionalità l'assolvimento della missione assegnata. Tra gli obiettivi centrati, il Comandante uscente ha citatao la presenza storica presso la Coastal Patrol Unit di tutte e quattro le Unità della classe Esploratore e la delicata operazione di rimozione della boa, condotta con estrema perizia marinaresca e competenza.
Quanto fatto dal Contingente italiano è stato altresì riconosciuto dal Acting Force Commander della M.F.O. Col. Michael Berriman, che nel suo discorso di saluto e ringraziamento ai due Comandanti ha evidenziato come il Contingente italiano rappresenti la "spina dorsale" dell'M.F.O..
La leadership dei Comandanti, la professionalità degli uomini e lo spirito di collaborazione, hanno fatto sì che le cosidette "Navi del deserto" abbiano assicurato, con oltre 4.400 ore di moto, il complesso compito di "Osservare, Verificare e Riportare" (O.V.R.) possibili violazioni al Trattato di Pace, garantire la libertà di navigazione nella parte meridionale del Golfo di Aqaba e Mar Rosso e supportare le autorità locali in operazioni di ricerca e soccorso in mare (SAR) e a tutela dell'ambiente marino.
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