
MFO: il contingente italiano a salvaguardia dell'ambiente marino del Sinai
I militari italiani della missione MFO hanno eseguito una operazione di pulizia dei fondali del porto di Sharm El-Sheikh
30 MAG 2024

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Diversi quintali di rifiuti sono stati recuperati dai fondali marini del porto di Sharm El-Sheikh in due sedute di attività, il 18 e il 30 maggio.
Questo è il risultato dell’operazione di pulizia condotta presso la Coastal Patrol Unit, sede del Decimo Gruppo Navale Costiero (CGNC10).
L’iniziativa, promossa dal Contingente italiano (ITCON) nell’ambito della missione Multinational Force & Observers (MFO), è stata eseguita dai palombari della Marina Militare e dagli operatori subacquei (OSSALC) del contingente.
Nel tempo, i venti provenienti da nord e le forti correnti, hanno trasportato questi detriti nella zona della CPU che, a causa del suo posizionamento strategico, crea una “zona di risacca”.
Durante l’attività, sono stati rimossi diversi tipi di rifiuti dai fondali: oltre alle plastiche abituali, sono stati recuperati oggetti ingombranti come pneumatici di auto e camion, nonché fusti di latta.
La tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino costituiscono il secondo task assegnato dalla MFO al Decimo Gruppo Navale Costiero che, nel contesto geografico della penisola del Sinai, opera in presenza di una delle barriere coralline più floride del mondo. Tuttavia, la protezione ambientale rientra anche nel più ampio spettro dei compiti assegnati alla Marina Militare, a testimonianza dell’attenzione che gli equipaggi hanno verso gli aspetti ambientali in tutti i mari del mondo.
Per la Marina, prendersi cura di un elemento vitale come il mare significa controllare, prevenire e monitorare i parametri ambientali marini attraverso le proprie navi. Tutte le navi, tra i loro compiti secondari, includono la salvaguardia dell’ambiente marino.
La Marina Militare è inoltre tra le prime al mondo ad aderire al programma “flotta verde”, che promuove tecnologie per un trasporto marittimo sicuro, pulito e sostenibile.
L'operazione di pulizia dei fondali ha avuto anche un importante risvolto per i militari stranieri degli altri contingenti della MFO.
Grazie alle sempre più frequenti attività di familiarizzazione (uscita in mare), essi acquisiscono maggiore consapevolezza del lavoro svolto dagli equipaggi della Marina Militare durante le missioni di pattugliamento nello Stretto di Tiran OVR (Osservare Verificare e Riportare). Fin dall’inizio del suo mandato dell’MFO, nel lontano 1982, è stata tangibile la sinergia tra l’ITCON e gli altri Contingente sul tema della salvaguardia dell’ecosistema marino.
Nel corso degli anni, sono stati recuperati e messi in sicurezza centinaia di proietti d’artiglieria inesplosi e altri materiali bellici che, grazie al contributo del contingente USA, sono stati fatti brillare in appositi poligoni.
Il Capitano di Fregata Daniele Di Tullio, Comandante del Decimo Gruppo Navale Costiero si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto e ha aggiunto: “oltre a costituire un compito assegnato al nostro contingente, il contributo alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente marino è qualcosa che sentiamo spontaneamente e che fa parte del nostro DNA di marinai. Siamo consapevoli di essere degli ospiti in questo ambiente e, pertanto, ci impegniamo ogni giorno per rispettarlo al meglio”.