
Il contingente italiano della Multinational Force & Observers impegnato in un’esercitazione di ricerca e soccorso in mare
Eseguite in mare operazioni di evacuazione feriti e rimorchio d’altura tra unità navali
Stretto di Tiran 13 ago 2025

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Nelle acque dello Stretto di Tiran, la Coastal Patrol Unit della Multinational Force & Observers (MFO) ha svolto un’importante esercitazione di Search & Rescue (SAR).
L’attività addestrativa, improntata al massimo realismo, ha avuto inizio con la ricezione di un segnale di emergenza (“Mayday”) da parte di un’unità navale, alla quale è seguita l’immediata attivazione della squadra di soccorso, che ha eseguito in mare le azioni di evacuazione feriti rimorchio d'altura tra unità navali.
“Un’attività altamente complessa, condotta con professionalità e precisione”, ha commentato il Force Commander della MFO, Generale di Divisione Michael Garraway, “che rappresenta pienamente la capacità della MFO di operare in scenari dinamici e imprevedibili”.
La MFO è un’organizzazione internazionale indipendente di peacekeeping, istituita per vigilare sull’attuazione del Trattato di pace tra Egitto e Israele del 1979.
All’interno della missione, la Squadriglia di Pattugliatori Costieri della Marina Militare Italiana -soprannominate dai loro equipaggi “Le Navi del Deserto” - rappresenta l’unica componente navale e conduce un’intensa e costante attività di pattugliamento, garantendo la libertà di navigazione nello Stretto di Tiran, punto di passaggio nevralgico per l’intera regione.
#UnaForzaperilPaese MFO MARINA MILITARE EGITTO