Ieri pomeriggio due caccia F-2000 Eurofighter italiani, rischierati presso la Base aerea lituana di Šiauliai nell’ambito della difesa dei cieli baltici disposta dalla NATO, denominata Baltic Air Policing, si sono alzati in volo a seguito dell’ordine di decollo immediato - Scramble - proveniente dal CAOC (Combined Air Operations Centre) NATO di Uedem (Germania).
L’attivazione dei due Typhoon della cellula di Quick Reaction Alert - Intercept è stata richiesta in quanto due velivoli non identificati attraversavano le Flight Information Region dei paesi Baltici preposti al controllo e alla difesa aerea dello spazio aereo.
L’intervento si è reso necessario per identificare visivamente e monitorare i velivoli ignoti, a tutela della sicurezza degli altri velivoli civili che avrebbero potuto ignorarne la presenza lungo la propria rotta.
I velivoli, decollati in pochi minuti, sono rimasti in volo a protezione dello spazio aereo di competenza. Cessata l’esigenza, i due Typhoon sono rientrati presso l’aeroporto di Šiauliai.
Si tratta del ventesimo alpha scramble che la Task Force Air 4th Wing ha collezionato sino a oggi con i suoi caccia intercettori impegnati nell’operazione denominata “BALTIC HORSE III”, dall’assunzione del comando della missione lo scorso 1° agosto. Da allora sono stati intercettati complessivamente 39 velivoli, quasi uno per ogni giorno di presenza nei baltici.
Tutte le attività operative condotte dalle Forze Armate italiane a difesa degli spazi euro-atlantici e lungo il fianco orientale della NATO sono disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dirette e coordinate dal Comando Operativo di Vertice Interforze.
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