Ieri sera è stato effettuato il trasporto sanitario d’urgenza, da Pristina a Napoli, della piccola Irena, bambina di soli due mesi che versa in gravissime condizioni di salute. L’attività di MEDEVAC (Medical Evacuation) è stata coordinata dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) e ha visto impiegato un aereo C-27 dell’Aeronautica Militare con relativo equipaggio.
A bordo del velivolo un’equipe di medici e infermieri della terapia intensiva neonatale dell’ospedale “Monaldi” di Napoli, un cardiochirurgo del COVI e personale dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri. La piccola paziente, accompagnata dalla mamma, si trova ora al “Monaldi”, dove un’equipe specializzata si sta prendendo cura di lei. La prognosi è riservata.
I Carabinieri del Reggimento MSU (Multinational Specialized Unit) inquadrato nella missione KFOR in Kosovo, hanno subito raccolto la richiesta di aiuto della mamma per le gravissima patologia cardiaca che affligge la bimba e che in Kosovo non avrebbe potuto ricevere le cure necessarie.
Attivata immediatamente la componente CI.MI.C. (Civil Military Cooperation) del Reggimento, l’Ambasciata d'Italia a Pristina, il Ministero della Salute italiano e il COVI, si è potuto rapidamente pianificare e portare a termine l’operazione.
Generosa la collaborazione offerta dal nosocomio napoletano, riconosciuto centro d’eccellenza per le patologie neonatali e dall’Istituto religioso “Povere Figlie della Visitazione di Maria” di Napoli, che ospiterà la mamma della bambina per tutto il periodo di cure.
Un grosso in bocca al lupo alla piccola Irena!
#UnaForzaperilPaese