
Kosovo: Sottosegretario Rauti trascorre il Natale con il contingente italiano
Il saluto e gli auguri del Governo e della Difesa portati dalla Senatrice Rauti ai militari delle Forze Armate nel Teatro Operativo kosovaro
Pristina 25 DIC 2023

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Si è conclusa la visita di due giorni in Kosovo del Sottosegretario di Stato alla Difesa Senatrice Isabella Rauti che ha incontrato i militari impegnati durante le festività al servizio dell’Italia e lontani dalle loro famiglie e dai loro affetti.
Nel giorno della Vigilia di Natale, presso il Quartier Generale di KFOR a Pristina, la Senatrice Rauti ha incontrato il Generale turco Özkan Ulutaş, Comandante della missione NATO. A seguire, il saluto e gli auguri rivolti ai Carabinieri che operano con la MSU (Multinational Specialized Unit) e con la missione EULEX dell’Unione Europea.
Nella serata del 24, il Sottosegretario ha partecipato alla Messa di Natale officiata presso il Comando di KFOR dall’Ordinario Militare dell’Italia, Monsignor Santo Marcianò, seguita dal saluto ai militari che fanno parte del Comando della missione NATO in Kosovo.
Nel suo discorso il Sottosegretario Rauti ha ricordato che “KFOR è la più longeva delle missioni della NATO, una storia di successo per l’Alleanza, che negli ultimi 24 anni ha contribuito a rendere questa regione più stabile e sicura, grazie anche al contributo dell’Italia sempre in prima linea nel garantire libertà di movimento e un ambiente sicuro per tutti i cittadini in Kosovo”.
Nella giornata del Santo Natale, la Senatrice Rauti si è trasferita a Camp Villaggio Italia di Pec/Peje, dove ha incontrato i militari italiani del Regional Command West (RC-W), l’unità di KFOR composta in prevalenza dai Bersaglieri dell’11° Reggimento, insieme agli uomini e le donne che compongono le Operational Reserve Forces (ORF) della NATO, appartenenti in larga parte al 186° Reggimento paracadutisti “Folgore”.
All’arrivo a Pec/Peja, dopo il saluto alle Bandiere di Guerra dei due Reggimenti dell’Esercito, il Sottosegretario ha partecipato alla Messa di Natale celebrata da Monsignor Santo Marcianò. Successivamente il saluto al personale schierato, sottolineando che “Le nostre missioni di stabilità sono sempre più importanti ed apprezzate. Costruiamo la pace ovunque arriviamo, e lo facciamo purtroppo in un momento particolare, in cui soffiano venti di guerra, come il conflitto in Ucraina che si protrae da quasi due anni, quello gravissimo in Medio Oriente e la recente crisi nel Mar Rosso che minaccia le rotte mercantili italiane.
"L’Italia è in Kosovo - ha proseguito la Senatrice Rauti - ininterrottamente dal 1999 con i suoi contingenti e attualmente siamo il Paese maggior contributore numerico della missione KFOR della NATO”.
"Siamo qui per garantire stabilità e sicurezza in un quadrante geopolitico strategico, e il Governo italiano ribadisce l’importanza dell’integrazione dell’area dei Balcani Occidentali nell’Unione Europea e sostiene con convinzione il processo di allargamento che preferiamo chiamare di riunificazione dell’Europa. Ed è in questa prospettiva che l’Italia continua a favorire il dialogo necessario tra Belgrado e Pristina” ha affermato il Sottosegretario.
"Non può esserci dialogo senza la normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo e i nostri militari aiutano a mantenere aperto questo dialogo, assicurando una presenza visibile sul terreno, con una postura e un approccio apprezzati dalle istituzioni in Kosovo e dai rappresentanti delle diverse etnie e religioni, nonché dalle organizzazioni internazionali e dalla popolazione civile”.
La Senatrice ha ricordato che l’Italia ha incrementato di recente il suo impegno militare in Kosovo, schierando le forze di riserva operativa, una presenza aggiuntiva per incrementare la capacità di intervento e la flessibilità della missione KFOR.
"Una decisione conseguente alle forti tensioni inter-etniche nel nord del Paese, che proprio grazie alla nostra presenza e all’interposizione di KFOR non sono degenerate in un aperto conflitto. Siete l’orgoglio dell’Italia - ha concluso Rauti - perché difendete valori universali come libertà e sicurezza e accrescete la credibilità della nostra Nazione nell’ambito dell’Alleanza e dell’Unione Europea”. Infine il Sottosegretario ha ringraziato i militari che trascorrono le festività lontani dall’Italia e dai loro affetti, sentendo di appartenere ad una famiglia più grande che si chiama Patria e che i nostri soldati portano nel cuore ovunque vadano.