
Kosovo: MSU di KFOR in supporto alla Croce Rossa e agli Ospedali
In Kosovo la Multinational Specialized Unit dona ausili sanitari agli Ospedali di Pristhina, Mitrovica Nord e alla Croce Rossa
Pristina 04 OTT 2023

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Negli ultimi due mesi, i Carabinieri della missione NATO-KFOR (Kosovo Force), nell'ambito delle attività di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) che vede impegnati quotidianamente i Carabinieri della MSU, hanno donato ausili sanitari e presidi medici alla Croce Rossa di Strpce, di Pristina e agli Ospedali di Pristina e di Mitrovica Nord.
In particolare, il 2 e il 3 agosto scorsi, il personale CiMiC della MSU ha consegnato alcune sedie a rotelle e deambulatori alla Croce Rossa di Strpce e a quella di Pristina, mentre il 26 e 27 settembre, ulteriori presidi medici-ospedalieri e lettini per ambulatorio sono stati donati agli ospedali delle città di Mitrovica Nord e Pristina.
A tutti gli eventi ha presenziato il Generale di Brigata Ruggiero Capodivento, Comandante del Reggimento MSU-KFOR, ricevuto dai segretari generali delle delegazioni locali della Croce Rossa e dai Direttori sanitari degli ospedali di Mitrovica Nord e Pristina.
La donazione è stata unanimemente apprezzata in quanto apporterà un concreto aiuto al quotidiano lavoro dei sanitari e un miglioramento delle condizioni di vita di malati o portatori di handicap.
Le unità CiMiC, grazie alla capillare presenza dei Carabinieri sul territorio - impiegati nel mantenimento della sicurezza - incontrano le necessità di tutte le comunità, individuando criticità e promuovendo iniziative di aiuto tramite fondi e progetti avallati dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), in collaborazione con le Istituzioni, la Croce Rossa e le organizzazioni di volontariato locali, senza distinzioni di etnia, credo religioso o di orientamento politico, finalizzate alla promozione dello sviluppo del processo di stabilità dell'area.
Nell'ambito della Missione NATO-KFOR, il contributo italiano è oggi tra i più elevati tra i 27 Paesi partecipanti.
Il Contingente italiano, come sancito dalla risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, opera per garantire la libertà di movimento, e per assicurare un ambiente sicuro protetto per tutte le comunità che vivono in Kosovo.