
Kosovo: cambio alla guida del Regional Command West di KFOR
Il Comandante della Kosovo Force (KFOR) a Camp “Villaggio Italia” e il personale del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza cedono il comando della missione NATO “Joint Enterprise” ai colleghi del 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” di Catania
Peć/Pejё 30 lug 2024

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Si è svolta oggi in Kosovo, a Camp “Villaggio Italia”, la cerimonia di avvicendamento al comando del Regional Command West (RC-W) della missione NATO – KFOR tra il 1° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Garibaldi” e il 62° Reggimento Fanteria della Brigata meccanizzata “Aosta”.
Alla cerimonia, presieduta dal Comandante della Kosovo Force (KFOR), Major General Özkan Ulutaş, erano presenti numerose autorità civili e militari, fra le quali il Vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia in Kosovo, Dott. Ugo Ferrero, il Vice Comandante della KFOR, Generale di Brigata Federico Bernacca, i rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali, le Autorità religiose e i sindaci delle municipalità del Kosovo occidentale.
Il simbolico passaggio della bandiera NATO tra il Colonnello Francesco Ferrara e il Colonnello Rocco Mundo, ha sancito il cambio alla guida del RC-W, unità multinazionale NATO composta da Forze Armate di 10 nazioni.
Il Generale Ulutaş ha espresso il suo sentito apprezzamento al personale del 1° Reggimento Bersaglieri per il costante impegno e gli eccellenti servizi a supporto degli sforzi quotidiani della KFOR per un ambiente sicuro e protetto per tutte le comunità che vivono in Kosovo. Ha inoltre elogiato i contributi di lunga data dell'Italia alla KFOR e alla stabilità regionale e ha augurato un mandato di successo alle truppe del 62° Reggimento di Fanteria della Brigata Aosta.
“Il mio più sentito ringraziamento al Comandante di KFOR per la leadership mostrata e la piena autonomia concessami, inoltre desidero rivolgere a tutto il personale di RC-W un pensiero di profonda gratitudine per l’eccezionale lavoro svolto durante questi sei mesi. Il vostro impegno, la vostra dedizione e la vostra professionalità hanno contribuito in modo significativo al successo delle operazioni cinetiche, non cinetiche e logistiche, condotte sotto il mio comando. Avete operato con determinazione e coraggio, sostenuti da tanta tenacia, ma soprattutto con quel senso di umanità che da sempre ci contraddistingue”, così il Comandante di RC-W cedente, Colonnello Francesco Ferrara, nel suo discorso ha voluto ringraziare il Generale Ulutaş, i fanti piumati di Cosenza e i contingenti multinazionali inquadrati nel RC-W.
Il semestre appena concluso ha visto i militari italiani impegnati in molteplici attività operative, addestrative, non operative e di cooperazione civile-militare a sostegno delle Istituzioni e di tutte le comunità che vivono in Kosovo. Nello stesso periodo sono state svolte varie conferenze in favore dell’uguaglianza di genere, contro la violenza domestica, sulla sicurezza stradale e la Western Conference, conferenza multietnica nella quale è stato approvato per la prima volta un Memorandum d’Intesa al fine di promuovere progetti che possano favorire la crescita e il benessere di tutte le comunità che vivono in Kosovo. Conferma di questo proficuo periodo è data dalla presenza e dalle parole delle autorità del Kosovo occidentale presenti alla cerimonia.
Molte le attività di pattugliamento, indipendenti e/o congiunte separatamente sia con la parte kosovara che serba, condotte nell’intera area di operazione e in particolare nella zona di confine amministrativo tra il Kosovo e la Serbia. Numerose le esercitazioni condotte, tra le quali la “BronzeSabre”, la “Golden Sabre”, la “PlatinumSabre” e le “Swift Rescue”, addestramenti connessi alle normali attività volte a mantenere elevati gli standard di prontezza operativa.
A queste, si vanno a sommare i frequenti progetti di cooperazione civile-militare, con donazioni di materiali sanitari, didattici e tecnologici a favore di ospedali, istituti scolastici, associazioni non governative e istituzioni locali, condotti sia con fondi italiani sia con quelli erogati dalla missione KFOR, volti a implementare il livello di efficienza dei servizi dotando le strutture di tecnologiemoderne, rispondenti alle esigenze della popolazione e adeguandoli agli standard europei.
Di assoluta importanza, sono stati inoltre i frequenti incontri con i Sindaci delle 15 municipalità del Kosovo occidentale e con gli altri rappresentanti delle istituzioni politiche, civili e religiose locali, nell’ambito di tavoli comuni di discussione sui temi della cooperazione e del futuro dei giovani.
Il Contingente italiano della Kosovo Force (KFOR), in linea con la risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 1999, concorre al mantenimento di un ambiente sicuro e protetto, nonché alla libertà di movimento per tutte le comunità che vivono in Kosovo, promuovendo contestualmente attività benefiche sotto la direzione del Comando Operativo di Vertice Interforze.