In data odierna, al termine del proprio mandato annuale, il Generale di Brigata dell’Esercito Italiano Luca Piperni, ha ceduto l’incarico di Vice Comandante della Missione al Generale di Brigata ungherese Jozsef Szpisjak.
La cerimonia , presenziata dal Comandante della Missione KFOR, Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia si è svolta presso la base del Comando KFOR a Pristina alla presenza dei rappresentanti delle Nazioni che compongono il contingente militare della NATO, dei Comandanti dei due Comandi Regionali Est e Ovest e di numerose autorità locali.
Il Generale Piperni nel suo discorso di commiato ha ringraziato per aver “ricoperto la posizione migliore che si possa ricoprire all'interno di un comando multinazionale; il vice comandante è colui che visita tutte le unità per valutare il loro livello di addestramento e il rispetto delle procedure NATO. Così facendo, ho avuto anche l'opportunità di visitare e di apprezzare la bellezza del Kosovo’’.
Ha poi aggiunto: "Non perdo mai. O vinco o imparo...in questo momento provo sentimenti contrastanti: da un lato, la soddisfazione di aver fatto del mio meglio per onorare il mio Paese e contribuire allo sforzo della NATO nei Balcani occidentali; dall'altro, c'è sempre la tristezza di quando si devono lasciare tanti colleghi e professionisti e, permettetemi di aggiungere, tanti amici’’.
Durante la cerimonia il Comandante della missione KFOR ha ringraziato il Generale Piperni per l'impegno, la dedizione, l'entusiasmo e la professionalità con cui ha svolto questo prestigioso incarico, sottolineando i progressi compiuti dopo un lungo periodo caratterizzato dalle pesanti costrizioni imposte dalla pandemia ed ha augurato al Generale Szpisjak di continuare lungo il cammino prefissato verso traguardi sempre più ambiziosi.
KFOR è incentrata sull'attuazione del prprio mandato – basato sulla Risoluzione 1244 del 1999 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – per garantire un ambiente sicuro e protetto e la libertà di movimento per tutte le persone in Kosovo.
KFOR è preparata e pronta ad affrontare qualsiasi sviluppo nel campo della sicurezza, in linea con il suo mandato delle Nazioni Unite. L'imparzialità di KFOR è la chiave per il successo della missione, strettamente coordinata con la missione dell'UE in Kosovo (EULEX) ed a supporto del dialogo facilitato dall'UE tra Belgrado e Pristina.
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