I Carabinieri di MSU (Multinational Specialized Unit) celebrano la “Virgo Fidelis"

Il Reggimento KFOR-MSU commemora la Santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri e l’83° anniversario della battaglia di Culqualber in Africa Orientale del 1941, nonchè giornata dell'orfano

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I Carabinieri della Multinational Specialized Unit di KFOR - inquadrati nella missione NATO “Joint Enterprise” - hanno celebrato, nella prestigiosa cornice della cattedrale “Nene Tereza” di Pristina, la ricorrenza di Maria “Virgo Fidelis”, Santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri. 

La funzione religiosa è stata officiata dal Cappellano militare Don Francesco Marotta e dal Parroco della cattedrale, Don Agim Qerkini, alla presenza di autorità civili e militari.

La scelta della “Vergine Fedele”, quale Patrona dell’Arma dei Carabinieri, ha ricordato il Colonnello Massimo Rosati - Comandante del Reggimento MSU - è ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la patria, è caratteristica peculiare dei militari dell’Arma e ben si coniuga con il motto della Benemerita “nei secoli fedele”. 

La ricorrenza della “Maria Virgo Fidelis” quale Patrona dell’Arma venne prevista nella data del 21 novembre da sua Santità Pio XII nel 1949.  

Contestualmente è stato ricordato l’83° anniversario della Battaglia di Culqualber quando nel 1941 il 1° Battaglione Carabinieri mobilitato in Africa Orientale, durante la II Guerra Mondiale si immolò contro il nemico, dimostrando eccezionale eroismo e valore, meritando il tributo dell’onore delle armi da parte degli avversari. Per quel fatto d’armi, alla Bandiera dell’Arma, fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Nella medesima circostanza, è stata altresì celebrata la “Giornata dell’Orfano” in onore di tutti quei ragazzi che hanno perso un loro genitore Carabiniere. A questo proposito l’Arma, fin dal 1948, ha creato un ente morale, l’ “Opera Nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri”, sostenuta da donazioni volontarie di tutti i Carabinieri, quale testimonianza concreta del legame ideale che unisce l’istituzione alle famiglie dei colleghi meno fortunati.

Al termine della cerimonia, il Colonnello Rosati, nel rivolgere al personale dell’Arma i propri auguri per la ricorrenza, ha manifestato al contingente la propria gratitudine per l’abnegazione e la professionalità quotidianamente dimostrate nello svolgimento del proprio servizio anche in territorio kosovaro.

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