
Il Generale Figliuolo in visita ufficiale al Quartier Generale dell’operazione IRINI
Il Comandante Operativo di Vertice Interforze accolto dal Contrammiraglio Turchetto, incontra lo staff dell’operazione aeronavale a guida Unione Europea
Roma 01 MAR 2024

Immagini messe a disposizione con licenza
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Il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Comandante Operativo di Vertice Interforze, ha visitato ieri il Quartier Generale di EUNAVFOR MED “IRINI”.
Accolto dal Contrammiraglio Stefano Turchetto, il Comandante del COVI ricevuto un briefing dettagliato sulle attività operative e sui risultati conseguiti.
Ha inoltre incontrato il personale del Quartier Generale (che si compone di circa 120 militari provenienti da 20 Paesi dell’UE) per poi far visita al Joint Operation Centre (JOC), “cuore” dell’operazione, dal quale vengono monitorate le attività.
Nell’ambito del più ampio approccio integrato europeo alla Libia, IRINI è un’operazione militare di sicurezza marittima schierata nell’ambito della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) dell’Unione Europea. Gli assetti aeronavali di IRINI operano nel Mediterraneo centrale per far rispettare l’embargo sulle armi da e per la Libia stabilito dall’ONU nel 2011 e, quindi, prevenire il traffico illecito di questo tipo materiali, promuovendo così la stabilità e sostenendo il processo di pace in corso nel Paese africano.
IRINI ha, inoltre, come compiti secondari, il monitoraggio sull’esportazione illegale di petrolio, il contributo al potenziamento delle capacità e alla formazione della Guardia Costiera e della Marina Militare libica e offre un contribuito per lo smantellamento del modello di business del traffico di esseri umani. Essa si avvale di mezzi aerei, satellitari e marittimi, messi a disposizione dall’Unione europea e dagli Stati membri. Le immagini satellitari sono fornite dal Centro satellitare dell'UE (SatCen) e consentono di completare la raccolta di informazioni in base alle esigenze.
L’operazione, che per gli aspetti nazionali dipende dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), ha una forte connotazione internazionale e interforze, con uno staff composto da personale italiano e straniero di tutte le forze armate.
Il Comando in mare (Force Commander) è assegnato ogni sei mesi, alternativamente, all’Italia e alla Grecia.
L’area di operazione, non molto differente da quella della precedente operazione “Sophia”, è stata ampliata in relazione alle esigenze operative dettate dal mandato conferito all’operazione dalle Nazioni Unite.