Cambio di Comando Tattico di ASPIDES

Nel porto di Djibouti ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento del Comando dell’Operazione EUNAVFOR ASPIDES

Djibouti 15 GIU 2024

Cambio di Comando Tattico di ASPIDES
Cambio di Comando Tattico di ASPIDES

creative commons creative commons creative commons Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED

EUNAVFOR ASPIDES ha il compito di salvaguardare la libertà di navigazione e la sicurezza marittima lungo le principali linee marittime di comunicazione lungo il Mar Rosso, il Mar Arabico fino Golfo Persico, attraverso gli stretti di Bab al-Mandab ed Hormuz.

A conclusione di un intenso periodo di Comando in mare di quattro mesi – iniziato in coincidenza coll’avvio dell’operazione, il 19 febbraio scorso e supportato da uno staff internazionale imbarcato - il Contrammiraglio della Marina Militare Stefano Costantino ha ceduto il comando al Commodoro della Marina olandese George Pastoor, che sarà alla guida del dispositivo marittimo fino al prossimo mese di agosto. 

Alla cerimonia, presieduta dal Comandante Strategico dell’operazione, il Contrammiraglio della Marina Greca Vasileios Gryparis, hanno partecipato autorità civili e militari della Regione nonché provenienti dall’Europa, tra i quali il Capo di Stato Maggiore della Marina olandese, Ammiraglio TAS e per la Difesa italiana, in rappresentanza del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, l’Ammiraglio di Divisione Fabio Agostini

Sotto la guida dell’Ammiraglio Costantino, EUNAVFOR ASPIDES ha fin da subito iniziato a operare in mare, quale espressione dell’impegno concreto dell’Unione Europea a supporto dei traffici marittimi trans-regionali, proteggendo oltre 170 navi mercantili e commerciali in navigazione nell’area ad alto rischio attraverso lo Stretto di Bab el Mandab e i suoi approcci in Mar Rosso e Golfo di Aden, respingendo efficacemente gli attacchi provenienti dal territorio yemenita controllato dagli Houthi e assicurando una costante azione di prevenzione e deterrenza, sempre attenta a mantenere un approccio de-escalatorio per evitare ulteriori innalzamenti della tensione.

La prima rotazione di Comando, che l’Italia ha onorato su richiesta dell’Unione Europea, ha significato assolvere la delicata fase di avvio di una operazione complessa ed estremamente sfidante sia per il livello di minaccia e rischi associati sia l’urgenza di supportare nella maniera più rapida ed efficace i traffici via mare che collegano il vecchio continente con il Medio e l’Estremo Oriente. 

EUNAVOR ASPIDES, beneficiando della presenza di unità navali italiane già presenti in area, ha quindi potuto assicurare la protezione dei traffici trans-regionali potendo contare sul contributo di diversi Paesi Membri dell’UE: nel periodo di comando italiano sono state infatti impiegate nove navi militari con altrettanti elicotteri imbarcati  e oltre 1800 donne e uomini delle Marine di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Svezia impegnati senza soluzione di continuità nella salvaguardia della libertà di navigazione e nella sicurezza marittima, rassicurando al contempo la comunità mercantile internazionale.

 

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