
Cerimonia di passaggio di consegne dell'operazione EUNAVFOR Atalanta
Termina l'impegno di Nave Federico Martinengo nelle acque del Golfo di Aden e nell'Oceano Indiano occidentale
Gibuti 20 GIU 2024

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Oggi a bordo di Nave Federico Martinengo, in sosta nel porto di Gibuti, si è tenuto il passaggio di consegne tra Force Commander dell’operazione EUNAVFOR Atalanta.
Nel corso della cerimonia è avvenuto il passaggio della bandiera dell’Unione Europea, ceduta dal Contrammiraglio Francesco Saladino al Contrammiraglio della Marina Spagnola Manuel Alvargonzalez Mendez, Force Commander della 47° rotazione a bordo della Fregata Spagnola Numancia.
Nel suo discorso il Contrammiraglio Saladino ha sottolineato con orgoglio i risultati e gli obiettivi conseguiti nel corso della 46° rotazione.
In particolare, ha rimarcato come la pirateria rappresenti un fenomeno tutt’altro che dormiente, dato il verificarsi di numerosi casi di attacchi a unità mercantili in tutta l’area del Bacino Somalo e del Golfo di Aden.
Nave Martinengo e lo staff di Atalanta, imbarcato a bordo della FREMM italiana, si sono dimostrati pronti ed efficienti, portando nel corso del loro operato all’arresto di numerosi pirati che avevano tentato di attaccare le navi mercantili che transitavano nell’area.
Un altro traguardo raggiunto è stato quello della protezione dei mercantili facenti parte dell’organizzazione ONU del World Food Program che ha garantito la continuità del lavoro svolto da Atalanta negli ultimi 15 anni.
Ciò ha consentito il trasporto di oltre 3 milioni di tonnellate di generi alimentari e aiuti destinati ai Paesi economicamente più deboli del Bacino Somalo.
Alla cerimonia hanno partecipato anche numerose autorità civili e militari della zona, tra le quali 5 ambasciatori a Gibuti e Addis Abeba rappresentanti l’Unione Europea, la Spagna, l’Italia, la Francia, gli Stati Uniti e il Giappone a riprova di quanto l’operazione sia considerata importante nel panorama internazionale.
Termina così l’impegno di Nave Federico Martinengo nelle acque del Golfo di Aden e Oceano Indiano Occidentale ma non l’impegno dell’Italia che continua costantemente la sua missione di contrasto alla pirateria con lo scopo di garantire la libertà di navigazione e la sicurezza marittima in una zona cosi geopoliticamente instabile e complessa.