Una coppia di F-35A della TFA - 32° Wing, rischierati nella base aerea di Malbork, si è alzata in volo nel primo pomeriggio per intercettare due velivoli non identificati erano penetrati nello spazio aereo dei Paesi dell’Alleanza atlantica. I velivoli sono stati scortati fuori dallo spazio aereo protetto dai Paesi Alleati.
Lo scramble è stato ordinato dal Combined Air Operations Centre di Uedem in Germania, l’ente di controllo della NATO che ha il compito di controllare e vigilare su tutte le tracce radar di velivoli sospetti che si avvicinino o che tentino di entrare nello spazio aereo protetto dall’Alleanza Atlantica senza le dovute autorizzazioni.
L’Air Shielding, di cui è parte integrante il dispositivo permanente di Air Policing (AP), è una missione di difesa collettiva a guida NATO e gestita dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania) che viene condotta senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’Alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle operazioni/esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.
Nello specifico, la “Task Force Air - 32° Wing”, attraverso i velivoli F-35A provenienti dal 32° Stormo di Amendola e dal 6° Stormo di Ghedi, ha lo scopo di assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo dei Paesi dell’Alleanza, contribuendo così al rafforzamento della postura di difesa e deterrenza sul fianco orientale della NATO.
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