Conclusa l’esercitazione Neptune Strike 24-1

La Task Force Air 4th Wing dell’Aeronautica Militare e il Task Group 460.01 della Marina Militare hanno preso parte ad attività addestrative congiunte sul Mar Baltico

Polonia 21 MAG 2024

Difesa: conclusa l’esercitazione Neptune StriKe 24-1
Difesa: conclusa l’esercitazione Neptune StriKe 24-1

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I velivoli caccia Eurofighter italiani, appartenenti alla Task Force Air 4th Wing a Malbork, Polonia, hanno partecipato all’esercitazione NATO “Neptune Strike” dal 26 aprile al 10 maggio, interessando anche l’area del Baltico. Questa esercitazione ha permesso di potenziare l'attività di vigilanza, rafforzare la collaborazione e migliorare l'interoperabilità tra le forze militari dei Paesi dell'Alleanza, con l’obiettivo di essere più efficaci in operazioni congiunte.

Durante la Neptune Strike 24-1, sono state condotte diverse attività addestrative in volo nell’area del Mar Baltico e dell'Europa orientale, con la partecipazione di velivoli caccia impegnati in missioni di Air Policing sul fianco orientale dell’Alleanza, provenienti da Finlandia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna. Le missioni di aerocooperazione con assetti navali e terrestri hanno avuto lo scopo di aumentare l’interoperabilità e la standardizzazione attraverso l’addestramento congiunto in missioni Anti-surface Warfare (ASuW) e Close Air Support (CAS), supportate dal personale qualificato Joint Terminal Attack Controllore (JTAC).

La Neptune Strike 24-1 ha rappresentato un'eccellente opportunità per la NATO per addestrare le sue flotte aeree e navali su grandi distanze, permettendo ai Paesi membri di mantenere un alto livello di prontezza nel lavorare insieme per difendere il territorio dell’Alleanza. La Task Force Air "4th Wing" impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) da vari stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare italiana. Il contingente italiano, sotto la diretta dipendenza del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è composto da personale dell’Aeronautica Militare schierato presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, operando al fianco della Polish Air Force per proteggere il fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica.

Parallelamente, la Marina Militare Italiana ha partecipato alla Neptune Strike 24-1 con il Task Group 460.01, composto dalla Portaerei STOVL Cavour e dall’Unità di scorta Nave Doria della Classe Orizzonte. La Marina ha operato dal 6 al 10 maggio sotto il comando STRIKFORNATO (Naval Striking and Support Forces NATO) in attività congiunta con i gruppi portaerei francese e spagnolo schierati nel Mediterraneo, contribuendo alle operazioni di Enhanced Vigilance. Le attività hanno incluso missioni aeree con la partecipazione di fighter F35 di 5° generazione, incentrate sia su operazioni difensive (Defensive Counter Air) sia offensive (Offensive Counter Air), migliorando l’integrazione e le tattiche tra le forze aeronavali coinvolte.

Il Task Group 460.01, sotto la guida dell’Ammiraglio di Divisione Giacinto Sciandra, Comandante della 2° Divisione Navale e COMITMARFOR, ha contribuito significativamente alla protezione dei punti strategici dell’Alleanza, alla libertà di navigazione e alla stabilità regionale. Le operazioni hanno evidenziato il concetto di interoperabilità e cooperazione delle forze aeronavali, rappresentando un moltiplicatore di potenza nella capacità di deterrenza e combattimento dell’Alleanza Atlantica.

 

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Le Enhanced Vigilance Activities (EVA)

Le Enhanced Vigilance Activities (EVA) della NATO sono iniziative che mirano a incrementare la prontezza e la capacità di risposta delle forze alleate in situazioni di crisi. Queste attività includono una serie di operazioni e addestramenti volti a rafforzare la sorveglianza e la difesa collettiva degli Stati membri. Attraverso l'EVA, la NATO dimostra il suo impegno nel mantenere la stabilità e la sicurezza nella regione euro-atlantica, migliorando la coordinazione e la cooperazione tra le diverse forze armate degli Stati membri. Tali attività sono fondamentali per garantire una risposta rapida ed efficace a qualsiasi minaccia alla sicurezza dell'Alleanza.

L’Enhanced Air Policing (AP)

L’enhanced Air Policing (AP) è una missione di difesa collettiva a guida NATO e che viene condotta sin dal tempo di pace, senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno e che, nello specifico per la TFA-P “White Eagle” a guida del 4° Stormo, ha lo scopo di assicurare l'integrità e la sicurezza dello spazio aereo della Polonia, contribuendo così al rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco nord-orientale della NATO.
Le missioni di Air Policing sono condotte sotto il comando e controllo di uno dei due Combined Air Operations Centre (CAOC), ubicati rispettivamente a Uedem (Germania) per l’area nord e Torrejon (Spagna) per l’area sud, sotto la supervisione dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania). La TFA – P in particolare opera sotto il comando e controllo del CAOC di Uedem (Germania)
L'attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza dell’integrità dello spazio aereo della NATO nonché nell’identificazione di eventuali sue violazioni all'integrità, dinnanzi alle quali devono scattare appropriate azioni di contrasto, come, ad esempio, il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, che in termini tecnici è definito “scramble”.

 

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