
Frontiera Baltica
Generalità
L’Operazione “Frontiera Baltica” rientrava tra le operazioni NATO di Interim Air Policing (AP). L’Air Policing è una capacità di cui si è dotata la NATO a partire dalla metà degli anni cinquanta e consiste nell’integrazione in un unico sistema di difesa aerea e missilistico NATO dei rispettivi e analoghi sistemi nazionali messi a disposizione dai paesi membri. L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo NATO alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle, come ad esempio lo scramble.
L'Italia si fa carico – come tutti gli altri membri dell’Alleanza – di garantire la sorveglianza dello spazio aereo anche su quei Paesi che non dispongono di componenti pilotate di difesa aerea, mediante le Operazioni di Interim Air Policing (IAP). L’Italia partecipa con continuità alle IAP sui cieli della Slovenia dal 2004 e dell’Albania dal 2009, mentre è stata impegnata già in Islanda nel 2013.
La TFA di Siauliai ha operato dal 1° gennaio 2015 al 28 agosto 2015, per i primi quattro mesi quale Lead Nation della Baltic Air Policing e successivi 4 mesi come Augmentee Nation.