
Generalità
Allo scopo di supportare le operazioni di peacekeeping, conseguenti all'accordo di Algeri firmato il 18 giugno 2000 tra Etiopia ed Eritrea per la cessazione delle ostilità iniziate nel maggio 1998 per una disputa sui confini tra i due Paesi, in data 31 luglio 2000 il Consiglio di Sicurezza ha adottato la risoluzione 1312, con la quale viene autorizzata la costituzione della United Nations Mission in Ethiopia and Eritrea (UNMEE).
La partecipazione italiana alla missione terminò nel dicembre 2005.
ISTITUZIONE DELLA MISSIONE DELLE NAZIONI UNITE
Nel suo rapporto del giugno 2000 al Consiglio di Sicurezza, il Segretario Generale descrisse l'accordo come il primo ed essenziale passo verso il ristabilirsi della pace fra i due Paesi. Egli informò il Consiglio sulla sua intenzione di inviare un "appropriato" numero di ufficiali di collegamento, cui avrebbe fatto seguito l'invio di un gruppo di osservatori militari.
Fu quindi previsto l'invio graduale di 100 osservatori militari delle Nazioni Unite nel corso dei successivi due mesi, in attesa dell'istituzione dell'operazione di peacekeeping delle Nazioni Unite.
Il 31 luglio 2000, il Consiglio di Sicurezza, con la risoluzione 1312, decise di istituire la "United Nations Mission in Ethiopia and Eritrea" (UNMEE), consistente in un centinaio di osservatori militari e un certo numero di personale civile di supporto, in previsione della costituzione dell'operazione di peacekeeping, subordinata ad una successiva autorizzazione del Consiglio di Sicurezza stesso. A tale gruppo di osservatori fu affidato il compito di:
- stabilire e mantenere il collegamento tra le parti in conflitto;
- visitare i Comandi e siti militari dei due Paesi in tutta l'area di operazione, come richiesto dal Segretario Generale;
- stabilire ed attuare la procedura per la verifica della cessazione delle ostilità;
- preparare l'insediamento della Commissione Militare di Coordinamento (Military Coordination Commission) prevista dall'accordo di cessazione delle ostilità firmato il 18 giugno 2000;
- fornire assistenza nella pianificazione dell'operazione di peacekeeping.
Al Segretario Generale fu chiesto di continuare la pianificazione dell'operazione di peacekeeping ed iniziare l'adozione di misure amministrative per la sua costituzione, attesa una successiva autorizzazione del Consiglio di Sicurezza.
Riferendo al Consiglio di Sicurezza in data 9 agosto 2000, il Segretario Generale illustrò il mandato della missione allargata e, allo scopo di controllare il rispetto del cessate il fuoco e la demarcazione dei confini tra Etiopia ed Eritrea, raccomandò l'impiego di 4.200 militari, inclusi 220 osservatori militari, tre battaglioni di fanteria e le necessarie unità di supporto.
Il rapporto, basato sulle conclusioni della missione di ricognizione delle Nazioni Unite nella regione, raccomandava che, a causa dele scarse infrastrutture e la difficile situazione morfologica del terreno, fossero impiegati aerei ed elicotteri, come pure forze terrestri ed autoblinde.
UNMEE doveva comprendere una componente politica, militare, di pubblica informazione, di sminamento e amministrativa, nonché disporre di un meccanismo per il coordinamento delle sue attività con quelle della comunità umanitaria.
In ciascuno dei due Paesi in conflitto doveva insediarsi un Rappresentante Speciale a capo del team delle Nazioni Unite, in modo da mantenere stretti contatti con le Autorità politiche e militari di Etiopia ed Eritrea.
Gli uffici di Addis Abeba e di Asmara dovevano essere affiancati dagli uffici decentrati di Mendefera (Eritrea Occidentale) e di Mekele (Etiopia Settentrionale).
Inizialmente limitato al monitoraggio della cessazione delle ostilità e del ridispiegamento delle forze delle due parti, il mandato di UNMEE è stato esteso con la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 1430 del 14 agosto 2002 per includervi l'assistenza alla Commissione internazionale per la delimitazione dei confini tra Etiopia ed Eritrea.
Dopo successive proroghe del mandato di UNMEE, con la Risoluzione n. 1560 del 14 settembre 2004, il Consiglio di Sicurezza ha ridotto il contingente (un battaglione - dei tre schierati sul confine - in meno, oltre ad una riduzione del 30% del personale del Quartier Generale).
Alla missione contribuirono 40 Nazioni.
FIRMA DI UN COMPLETO ACCORDO DI PACE
Al tempo stesso, le parti continuarono i negoziati al fine di raggiungere una completa risoluzione pacifica del conflitto. I colloqui, favoriti dal Presidente dell'Algeria Bouteflika, si conclusero il 12 dicembre 2000 ad Algeri con un completo accordo di pace tra Etiopia ed Eritrea.
In tale accordo di pace, le parti accettarono di terminare permanentemente le ostilità militari tra di loro e di astenersi dal minacciare od usare la forza per risolvere le loro controversie.
L'accordo prevede, tra l'altro, la costituzione di una "commissione neutrale sui confini" allo scopo di delimitare e marcare il confine del trattato coloniale, nonché la creazione di una "commissione neutrale sui reclami" che decida sulle rivendicazioni di entrambe le parti.