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NAVE VESPUCCI SIMBOLO DEL SAPER FARE ITALIANO E DI UN’ITALIA CHE GUARDA AL FUTURO

Trieste 01 mar 2025

creative commons creative commons creative commons Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED

“L’Amerigo Vespucci non è solo la nave più bella del mondo, ma è parte della nostra identità nazionale, un simbolo della tradizione marinara, della competenza tecnica, del saper fare italiano” così il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Matteo Perego di Cremnago nel corso del suo intervento alla cerimonia di rientro di nave Vespucci in Italia e inizio del Tour Mediterraneo.

“Durante il giro del mondo” sottolinea Perego “abbiamo dimostrato che l’Italia non è solo sinonimo di moda o di design, ma anche di accoglienza, rispetto, amicizia tra i popoli e soprattutto di pace. Dietro Nave Vespucci, infatti, non c’è stato solo un viaggio, ma un messaggio ben preciso: l’Italia è anche affidabilità, cooperazione e progresso” afferma Perego "valori incarnati ogni giorno dal personale della Difesa”.

La cerimonia, iniziata a bordo di nave Trieste, la più grande unità mai costruita per la Marina Militare dalla cantieristica nazionale, insieme al passaggio delle Frecce Tricolori che oggi festeggiano il 64° Anniversario della fondazione, ha avuto un profondo significato simbolico.

“Quello tra Nave Vespucci e Nave Trieste, insieme alle Frecce Tricolori, rappresenta un incontro simbolico tra tradizione e innovazione: da un lato la storica nave Scuola, custode delle antiche tradizioni marinare, dall’altro Nave Trieste e le Frecce Tricolori, simboli dell’eccellenza tecnologica e operativa italiana. Un connubio che simboleggia al meglio la capacità della Difesa di coniugare passato, presente e futuro, per affrontare con efficacia le attuali e prossime sfide alla difesa e sicurezza” sottolinea Perego.

“Durante questi due anni, con nave Vespucci e il Villaggio Italia abbiamo piantato semi che daranno frutti nei prossimi anni: relazioni commerciali, collaborazioni culturali, alleanze strategiche. Ora desideriamo portare agli italiani questa esperienza, e fare in modo che ogni tappa del ‘Tour Mediterraneo’ sia un momento di confronto, di crescita e di consapevolezza. Oggi inauguriamo anche il ‘Villaggio In Italia’, simbolo di valorizzazione delle nostre radici.” Conclude il Sottosegretario “Perché essere italiani è un’identità culturale forte, che il mondo riconosce e apprezza. E come italiani, abbiamo il dovere di guardare oltre l’orizzonte, di costruire un domani in cui l’Italia sia sempre più protagonista sulla scena internazionale. E lo faremo come abbiamo sempre fatto: con competenza e con passione”.

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