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On. Guido Crosetto

Messaggio del Ministro della Difesa sul 170° Anniversario dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare - n.72

Roma 19 giu 2023

Per prima cosa vorrei ringraziare, a nome della Difesa, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver voluto presenziare alla cerimonia del 170° Anniversario dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, onorando così una tradizione italiana di ricerca, al servizio della collettività, che addirittura precede lo Stato unitario e che dimostra quanto sia radicata, nel nostro Paese, l’attenzione delle Forze Armate per il progresso scientifico.

Non deve sorprendere che questa attenzione si esprima, tra molti e diversificati ambiti, anche in campo chimico-farmaceutico: un settore al quale l’Italia, nel suo complesso, ha fornito un rilevantissimo contributo alla comunità internazionale, sia in termini di studi sia di applicazioni industriali, dagli esordi pionieristici dell’Ottocento fino a oggi.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, erede dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Torino, costituisce un elemento importante di questa straordinaria avventura del sapere, con competenze e capacità rivelatesi addirittura essenziali negli anni difficili dell’emergenza Covid, quando fu chiamato a produrre e distribuire, secondo le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gel disinfettanti necessari al contrasto della diffusione del virus e al superamento della pandemia.

Non sarebbe stato possibile senza una squadra di professionisti di prim’ordine, militari e civili, che - voglio sottolinearlo - garantirono in quei frangenti una produzione incessante, con un lavoro distribuito su tutte le 24 ore del giorno.

E questo è solo un esempio, per quanto significativo, del binomio “sicurezza e ricerca” che caratterizza le Forze Armate italiane e che lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare incarna, con i suoi compiti specifici; un binomio che, oltre a essere il fondamento di una Difesa sempre in linea con i tempi, e quindi efficace, ha ricadute di enorme importanza anche sulla sfera civile, non solo in tempi d’emergenza come quelli che ho citato.

Lo Stabilimento, infatti, è impegnato da molti anni nella sperimentazione di cure per le malattie rare e nello sviluppo dei farmaci cosiddetti “orfani”, considerati diseconimici dal mercato; svolge perciò un compito dall’altissimo valore civile, che troverebbe, altrimenti, minori sbocchi.

Ecco quindi che la Difesa italiana, anche grazie a questo glorioso centro di scienza e produzione, realizza a pieno il concetto di “dual use”; un dual use della competenza e, non di meno, della solidarietà.

Nell’augurare alle donne e agli uomini che ci lavorano i migliori auguri per questo traguardo, quasi bisecolare, mi vengono in mente le parole del fisico Teller, premio Enrico Fermi del 1962: “La scienza di oggi è la tecnologia di domani”. Aggiungo che la scienza di oggi è anche la sicurezza di domani. E questo riassume, a mio modo di vedere, la centralità della vostra missione.

On. Guido CROSETTO