

Difesa: pretestuoso il lamentato taglio per Marzabotto. “I fondi ci sono e ci saranno” - n.107
Roma 01 ott 2023
Il Ministero della Difesa scopre, stupito, le pretestuose polemiche odierne suscitate da un lamentato "taglio" dei contributi per il mantenimento del monumento del sacrario di Marzabotto da parte del Sindaco della città, Valentina Cuppi (Pd). Nulla di più falso, sbagliato e mendace. Il Ministero della Difesa si limita dunque a precisare che quello che viene elargito ogni anno, come stabilito dalla norma in questione, è un contributo finalizzato a supportare il Comune stesso nella cura e nella manutenzione del Sacrario, la cui proprietà è in capo all’Ente locale stesso. Il Comune avrebbe dovuto avanzare la richiesta del proprio contributo entro il mese di maggio, ma la richiesta è giunta agli uffici preposti solo nel mese di agosto. Il Capo dell’Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa, il Generale di Divisione Diego Paulet, aveva già comunicato al sindaco di Marzabotto che, nel 2024, non appena pervenuti nuovi fondi, si sarebbe provveduto a rivalutare il contributo in maniera adeguata rispetto a quanto già preventivato nel 2023. Questo perché la Difesa considera, insieme e oltre a tutti gli altri, conservati in egual modo e con altrettanta e giusta cura, il Sacrario di Marzabotto, città che è stata teatro di uno dei più feroci eccidi della seconda guerra mondiale, una pietra miliare nella storia della Resistenza dell'Italia. Tutto il resto sono pretestuose polemiche politiche, rispettabili solo in quanto speculazioni utili ad accusare l’attuale governo di una pericolosa deriva “fascista” e “reazionaria”, rispetto a cui il Ministero della Difesa non ha davvero nulla da commentare o rispondere.