
1863 - Soldato del 1° Reggimento Zappatori del Genio
Tenuta da Parata
L'immagine qui proposta, mostra un soldato in tenuta da parata. In base alla Nota (83 bis) del 2 giugno 1863 (Giornale Militare Uff.), il copricapo speciale, che fino ad allora distingueva i militari del Genio, è sostituito dal chepì del modello da fanteria. Il Genio era considerato come un corpo a piedi e tale era l'aspetto dei suoi uomini, naturalmente le differenze o peculiarità si notano.
Il chepì porta ancora il pennacchio di crini di cavallo, però è simile a quello prescritto per la cavalleria; in base alla Nota, inoltre, è stabilito che tutti i militari di truppa avessero il bordo superiore guarnito dal gallone di lana cremisi, sottufficiali e graduati invece avevano quello del rispettivo grado; per tutti la coccarda con i colori nazionali era di cuoio stampato. All'interno il chepì manteneva il telaio di ferro come rinforzo e protezione.
Le spalline cremisi recano sul piatto il fregio di appie in packfond (argentone); le mostre al collo del cappotto hanno un diverso sviluppo rispetto alla fanteria; anche i paramani, in base ai riscontri delle foto d'epoca, spesso sono leggermente diversi dal modello adottato dalla fanteria (1860), infatti non hanno l'apertura laterale con i due bottoni bensì sono chiusi e guarniti con tre bottoni.
Probabilmente alcune differenze nei dettagli dipendono anche dal fatto che i primi cappotti modello 60 venivano realizzati trasformando quelli del modello precedente.
C'è inoltre da dire che il trofeo portato sul chepì, secondo la Nota 83 bis, doveva essere di packfond, in realtà, però, l'unico cimelio conosciuto da chi scrive ha il trofeo stampato in ottone (fig. 1).
All'epoca la tenuta da parata non era molto dissimile da quella di marcia, infatti in tutti e due i casi il soldato portava lo zaino; in parata, però, il chepì, non era protetto dalla foderina nera di tela cerata, ma si guarniva con il pennacchio di crini; sul cappotto venivano indossate le spalline a frangia, inoltre le falde erano completamente distese, mentre nella tenuta di marcia si rialzavano per non impacciare il movimento delle gambe. In realtà il figurino della tavola, tratto da una foto d'epoca, presenta qualche incongruenza rispetto a questi dettagli, in quanto in tenuta da parata non era previsto l'affardellamento dello zaino, né l'equipaggiamento completo vale a dire tascapani e borraccia.
Molto probabilmente si tratta di una concessione fatta per il fotografo così da assumere un aspetto più guerresco.
Il nostro zappatore è armato della carabina mod. 1856 da bersagliere, dal 1860 il fucile da fanteria era stato sostituito con la carabina, munita della relativa sciabola-baionetta.