Note
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Il Trattato INF, firmato nel 1987 dai presidenti Gorbaciov e Reagan, eliminò i missili nucleari a gittata corta e intermedia (tra 500 e 5.500 km) con base a terra, anzitutto i missili balistici
Pershing 2, schierati dagli Stati Uniti in Germania occidentale, e quelli da crociera lanciati da terra, schierati dagli Stati Uniti in Gran Bretagna, Italia, Germania occidentale, Belgio e Paesi Bassi, e allo stesso tempo i missili balistici SS-20 schierati dall’Unione Sovietica sul proprio territorio.
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Concetto espresso nella narrativa accademica recente con i termini
coopetition & congagement, fusione dei concetti di
cooperation,
competition,
containement ed
engagement.
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Da un punto di vista economico l’Italia rimane un Paese altamente energivoro e di trasformazione, con flussi di alimentazione che hanno sempre di più una portata globale. Ne consegue che la capacità militare di proteggere tali flussi, oggi e nel futuro, è un fattore essenziale per la sicurezza e la prosperità nazionale.
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I mutamenti climatici comportano numerose implicazioni di natura securitaria e per lo strumento militare. Guardando a Sud, le interrelazioni tra cambiamenti climatici, sicurezza alimentare (produzione/accesso al cibo) e sicurezza assumono maggiore rilevanza quando si innestano in scenari socio-economici particolarmente fragili. Si pensi, ad esempio, nel contesto del Continente africano, al processo di desertificazione dell’area del Sahel e alla riduzione del bacino idrico di servizio del lago Chad. Mentre a Nord si manifesta un maggiore interesse da parte di numerosi attori per il controllo e sfruttamento delle rotte artiche. Inoltre, la natura spesso violenta delle mutazioni climatiche chiederà verosimilmente sempre più frequentemente ai nostri militari interventi urgenti, in Italia e all’estero, per fronteggiare future emergenze.
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In ambito tecnologico, la principale linea evolutiva con effetti in ambito militare è la crescita del settore c.d. “unmanned”, che introduce nuove sfide in tutto lo spettro delle attività militari, dal contrasto della minaccia asimmetrica fino alle attività ad alta intensità. A ciò si aggiunge l’ulteriore salto paradigmatico dello sviluppo della c.d. intelligenza artificiale. Ciò implica per lo strumento militare di valorizzare queste nuove possibilità, con un approccio selettivo ed etico, introducendo gli adeguati strumenti normativi-regolamentari, le filiere di addestramento dedicate e una efficace collaborazione con l’industria e la ricerca nazionale.
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L’impegno comune con le Forze Armate alleate, soprattutto nei teatri operativi, e con la struttura di Comando della NATO è lo strumento cardine con cui le Forze Armate italiane riescono a mantenere un livello complessivo di operatività e interoperabilità in linea con gli standard richiesti in caso di impiego operativo.
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Ci si riferisce, ad esempio, alla
Permanent Structured Cooperation (PESCO), all’European Defence Fund (EDF) e all’European Defence Industrial Development Programme (EDIDP).
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In possesso di un livello tecnologico distribuito, tale da consentire la mutua relazione delle diverse piattaforme e componenti.
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Lo spazio rappresenta un ambiente in grado di aumentare l’efficacia dello strumento militare e di dare supporto, con valutazioni autonome, al vertice politico. In tale contesto, le Forze Armate disporranno di un core di capacità derivanti da assetti proprietari (osservazione della Terra, SATCOM e sensori per
Space Surveillance and Tracking/Space Situation Awareness) e continueranno ad instaurare cooperazioni nazionali (assetti duali) e internazionali per ragioni di opportunità (space diplomacy) ma anche di sostenibilità. Le nuove sfide riguarderanno la gestione del traffico (Space Traffic Management) e delle minacce intenzionali e non (debris) e lo sviluppo dottrinale per tener conto delle evoluzioni dello scenario di riferimento.
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Presidenza del Consiglio dei Ministri, Strategia Nazionale di Sicurezza per lo Spazio, Roma 18 luglio 2019.
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L’ambiente terrestre include le terre emerse, il sottosuolo, i fiumi, le aree litorali e le foci dei fiumi, nelle quali si sovrappone parzialmente all’ambiente marittimo, i laghi, le risorse naturali della superficie e del sottosuolo, le infrastrutture artificiali ed i manufatti in esso presenti (cfr. NDI 005 Ambienti e Domini – Centro Innovazione Difesa – Ed. 2018).
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L’ambiente marittimo include gli oceani, i mari, le aree litorali – nelle quali si sovrappone parzialmente all’ambiente terrestre – i fondali marini, le risorse naturali disponibili in superficie, nelle profondità marine, sui fondali e nella zona sottostante gli stessi, le infrastrutture artificiali ed i manufatti in esso presenti (cfr. NDI 005 Ambienti e Domini – Centro Innovazione Difesa – Ed. 2018).
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L’ambiente aereo include il volume di aria che si estende dalla superficie terrestre nella sua globalità fino alla linea di Kármán (cfr. NDI 005 Ambienti e Domini – Centro Innovazione Difesa – Ed. 2018).
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Distinzione specialistica più che dottrinale (cfr. NDI 005 Ambienti e Domini – Centro Innovazione Difesa – Ed. 2018).
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Lo spazio cibernetico rappresenta l’insieme delle infrastrutture informatiche interconnesse, comprensivo di
hardware,
software, dati e utenti, nonché delle relazioni logiche, comunque stabilite, tra di essi (cfr. NDI 005 Ambienti e Domini – Centro Innovazione Difesa – Ed. 2018).
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Posto alle dirette dipendenze del Capo di SMD.
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La funzione di elaborazione della
policy in questo settore rimarrà attestata in ambito SMD.
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L’ambiente spaziale include tutto quanto rimane al di fuori della linea di Kármán, le infrastrutture, gli oggetti naturali ed i manufatti in esso compresi (cfr. NDI 005 Ambienti e Domini – Centro Innovazione Difesa – Ed. 2018).