Le recenti operazioni "fuori area" hanno confermato il ruolo vitale esercitato dalle Forze Armate negli scenari di crisi.
Infatti, il sostegno che esse forniscono alla Comunità Internazionale ed alla Nazione Ospitante è importante quanto il loro obiettivo principale di garantire la sicurezza nel Teatro.
Si è constatato, infatti, che vi è spesso un fortissimo bisogno del rapido avvio di ordine e sicurezza pubblica attraverso la ricostituzione della polizia civile, della magistratura, delle guardie carcerarie e di altri addetti all'amministrazione civile, per fare in modo di instaurare nel più breve tempo possibile la normalità e la fiducia.
Vi è anche assoluta necessità di ricostruire, di ripristinare i servizi essenziali (come acqua ed elettricità) e, naturalmente, di ricostituire le infrastrutture logistiche per far rinascere rapidamente la Regione interessata.
Prima si vedono i frutti della stabilità e la migliore qualità della vita che essa produce, prima è probabile sia evitata la violenza criminale dei vecchi combattenti come mezzo per conseguire i propri fini.
Lo scopo principale della Cooperazione Civile - Militare fuori dal territorio nazionale (Civil Military Co-operation - CIMIC), pertanto, è quello di contribuire al raggiungimento degli obiettivi civili in tutti i campi (giustizia, cultura, economia, sociale, sicurezza, ecc.) al fine di favorire la ricostruzione del tessuto socio-economico nell'area di crisi.
Essa fa parte integrante di tutti i processi di gestione delle crisi ed il suo ruolo è soprattutto significativo durante le fasi iniziali, quando le Organizzazioni Civili non sono ancora in grado di soddisfare le molteplici esigenze delle popolazioni e delle Istituzioni locali e regionali.
In particolare, la CIMIC costituisce l'interfaccia tra l'ambiente civile e la componente militare nel Teatro di Operazione principalmente attraverso l'espletamento di delicate funzioni di collegamento tra le due citate componenti e di sostegno concreto alla popolazione.