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5 giugno 2008 - 

Intervento dell'Amm. Div. Luciano CALLINI alla Cerimonia di chiusura dell'Anno Accademico 2007 - 2008

 

Signor Ministro, Autorità, Signore e Signori,

per prima cosa desidero porgere a tutti voi un deferente saluto unito ad un sentito ringraziamento per averci onorato della vostra presenza.
     Al Signor Ministro della Difesa, On.le Ignazio La Russa, rivolgo un particolare benvenuto perché so che questa è la Sua prima visita al CASD nel Suo attuale incarico.
Colgo l’occasione per salutare altresì tutti i miei illustri predecessori qui presenti, in particolare mi rivolgo al  Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo CAMPORINI, che ci continua a seguire con  grande attenzione ed immutata sollecitudine ed al Comandante del COI, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, che fino al 5 marzo scorso è stato il Comandante di questo prestigioso Centro e al quale va la maggior parte del merito per i lusinghieri risultati conseguiti dal CASD nell’anno accademico che oggi ci apprestiamo a concludere.
Nel tratteggiare gli esiti del lavoro compiuto durante questo anno accademico, offrirò signor Ministro, una rapida descrizione delle strutture del Centro, che si articola su tre realtà: lo IASD, l’ISSMI ed il CeMiSS.

L'Istituto Alti Studi per la Difesa, IASD, è il primo dei tre pilastri del Centro ed è preposto alla formazione dell’alta dirigenza.
Quando diciamo “alta dirigenza” non intendiamo solo quella militare, poiché annoveriamo tra i frequentatori anche dirigenti civili della Difesa e dirigenti  proveniente dal mondo industriale e accademico, questi ultimi raggruppati nella cosiddetta "sessione speciale".
Ai 45 frequentatori italiani complessivi bisogna aggiungere 19 frequentatori appartenenti a Paesi alleati ed amici, la cui presenza costituisce un valore aggiunto incommensurabile che evidenzia una sua vocazione internazionale e multiculturale.
Lo IASD non ha né programmi rigidamente precostituiti nè un corpo docente organico. Opera attraverso cicli di 12 seminari monotematici fra i quali  ricordo: il Sistema Paese Italia e l’Unione Europea, il Terrorismo sfida globale, il Mediterraneo allargato, le Operazioni multinazionali e i Conflitti di nuova generazione e l’Industria per la Difesa.
Gli oratori sono di volta in volta scelti nel ventaglio delle autorità di Stato e di governo, personalità di spicco italiane e straniere, diplomatici, professori universitari, alti prelati, giornalisti, managers  la cui fama e le cui capacità sono suscettibili di illuminare un particolare angolo della complessa realtà odierna.
In campo internazionale, molto significativa è per noi la collaborazione con il Marshall Center e con il Nato Defense College – due autorevolissimi istituti – con i quali abbiamo realizzato seminari di particolare interesse.
Nondimeno consideriamo importante il nostro rapporto con il mondo universitario. Infatti, a partire dal corrente anno accademico l’Università degli Studi di Perugia riconosce ai frequentatori del corso IASD un Master di II livello in “International Security Advanced Studies”.
Inoltre la struttura modulare del corso IASD si è rivelata validissima per supportare con successo la Difesa albanese nell’avvio, da questo anno, di un “Regional Defense College” dedicato ai Paesi dell’area balcanico-adriatica.
Per questa attività desidero menzionare espressamente il Generale di Divisione Giuseppe PILOSIO, Direttore Coadiutore dello IASD, che è certamente colui che ha maggiormente contribuito al successo di questa impresa.
In questo contesto, abbiamo sviluppato forme di cooperazione internazionale attraverso le missioni di studio in un ampio spettro di paesi, dal Sud Africa al Belgio, dalla Tunisia alla  Francia, con particolare attenzione verso l’Europa e gli Istituti paritetici di Parigi, Madrid e Lisbona con i quali esiste un accordo di cooperazione, denominato C4, che potrebbe presto allargarsi ai paesi mediterranei dell’iniziativa 5+5. 
Nell’incontro annuale del C4, tenutosi due settimane fa a Parigi, infatti, sono stati invitati a partecipare come osservatori i partners magrebini del 5+5 i quali hanno molto apprezzato l’invito e hanno espresso grande interesse per l’iniziativa.
Il prossimo anno sarà il CASD ad ospitare a Palazzo Salviati gli incontri del C4.

Altrettanto  significativa è stata l'attività dell'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI): la seconda componente formativa del CASD.
L’ISSMI, mediante una formula moderna, avanzata ed equilibrata, forma i futuri dirigenti militari delle forze armate dando loro le conoscenze adeguate per operare con grande professionalità all’interno degli stati maggiori e nella gestione di operazioni internazionali joint e combined.
Le qualità per le quali le Forze armate italiane si distinguono nei contesti internazionali, nascono in gran parte fra queste mura, attraverso una collaborazione profonda fra mondo militare, industriale e universitario.
Non a caso la Statale di Milano e la Luiss di Roma riconoscono ai frequentatori del corso ISSMI un master in “studi internazionali strategico-militari”: obiettivo, questo, che molti blasonati istituti stranieri non sono ancora riusciti a conseguire.
L'ISSMI, durante questo Anno Accademico, nell’ambito del master, ha educato oltre ai 153 ufficiali nazionali, 31 ufficiali provenienti da 24 nazioni amiche e 16 giovani laureati della Luiss e della Università Statale di Milano.
Sono risultati fondamentali i viaggi di studio all’estero, le visite bilaterali, le esercitazioni joint e combined come la CJEX (Combined Joint European Exercise) tra Germania, Francia, Inghilterra, Spagna e Italia per dare  all’ISSMI una più spiccata caratterizzazione internazionale e un’aumentata efficacia educativa e formativa.
Signor Ministro, il corso ISSMI forma una classe dirigente di Ufficiali che ha già alle spalle una intensa attività operativa in Patria e all’estero e che si prepara a gestire ancora maggiori responsabilità in contesti internazionali complessi ed imprevedibili.
I riscontri che abbiamo circa la qualità degli Ufficiali formatisi in questo Istituto incoraggiano a proseguire su questa strada nell’interesse delle FF.AA. e  dell’intero Paese.

Infine la terza componente del CASD, il Centro Militare di Studi Strategici, del quale ricopro anche l’incarico di Direttore, che analizza tre macro aree:
- Relazioni Internazionali;
- Sociologia militare;
- Scienza, Tecnologia e Politica Industriale.
Come per gli altri due Istituti, il CeMiSS attinge prevalentemente a risorse esterne per svolgere studi e ricerche di interesse della Difesa: si tratta di esperti civili e militari, italiani e stranieri, scelti sulla base delle loro indiscusse professionalita’.
Nel corso dell’anno  il CeMiSS ha sviluppato circa 30 ricerche e ha dato vita a una lunga lista di attività sia a livello nazionale che internazionale ma mi limiterò a ricordarne tre, che considero le più significative.
Abbiamo condotto in porto la Seconda Conferenza Internazionale sulla Regione Mediterranea - un’iniziativa tutta Italiana - che ha riunito qui a Palazzo Salviati le delegazioni di 27 paesi del Mediterraneo e del Mar Nero, i cui autorevoli rappresentanti si sono confrontati senza complessi sulle tematiche di sicurezza di questa regione che rimane ancora una delle più importanti e complesse del globo per le problematiche che in essa si sviluppano e per il volume di traffici che l’attraversano.
Nella stessa prospettiva abbiamo recentemente organizzato il Quarto Forum economico Unione Europea-RUSSIA, insieme all’ISPI di Milano e all’Istituto Woschodny di Varsavia che ha visto, in fase di apertura, la presenza del nostro Presidente della Repubblica.
Infine, il 1° convegno dell’Osservatorio per la Sicurezza  Nazionale.
L’OSN è un network innovativo nato con l’intento di raccogliere e sviluppare al suo interno le migliori competenze nazionali – fatte di best practices e lesson learned.
La sfida è quella di pensare alla sicurezza nazionale in termini olistici, costituendo uno strumento flessibile che rappresenti un reale sistema trasversale per la soluzione delle problematiche di sicurezza.
Agli oltre 40 enti che costituiscono il network OSN si è unita recentemente la Regione Lombardia, cosa che ci ha fatto enormemente piacere per il ruolo trainante di questa regione verso tutto ciò che è innovazione e progresso nel nostro Paese.

In questo anno accademico, infine, il CASD ha cercato di porsi quale interlocutore privilegiato nei confronti dell’Unione Europea nei settori della formazione e della sicurezza.
E proprio la settimana scorsa sono arrivati i primi frutti: l’azione impostata quasi un anno fa nei confronti della Commissione Europea, ha generato l’inserimento dell’alta dirigenza del CASD in un board di esperti che possono essere chiamati dalla Commissione a fornire un loro contributo nel settore della sicurezza. 
A questo punto, Signor Ministro, le rapide riflessioni, che necessariamente accompagnano un bilancio, danno anche le prospettive per il futuro.
Il primo fatto oggettivo è il prestigio di cui gode questo Centro, testimoniato dalle qualificate presenze odierne, come pure dalle sollecitazioni continue che provengono dalla società civile e dal mondo industriale ad interagire con le loro strutture.
Il secondo aspetto è la frequente compartecipazione che ci viene sollecitata dagli analoghi e prestigiosi Centri mondiali.
Quello che mi preme maggiormente sottolineare, a proposito di progettualità per lo sviluppo, è che a nostro avviso, l'unicità di questo Centro suggerisce di cercare strumenti di lavoro nuovi in grado di animare progetti che possano risultare trainanti anche in altri settori della Difesa e nel mondo industriale e accademico.
Mi riferisco in particolare all’Osservatorio per la Sicurezza Nazionale, che necessita di una veste legale per poter agire al meglio, e all’e-learning della cui necessità si avverte un forte bisogno.
L’accordo con l’Università di Perugia, che nel campo dell’insegnamento a distanza rappresenta un soggetto di eccellenza a livello nazionale, rappresenta un punto di partenza fondamentale per far decollare un progetto la cui attualità ed importanza sono emerse, a Toledo lo scorso aprile, nell’ultima conferenza dei Comandanti degli Istituti di Formazione NATO.
Con questi sentimenti di motivato ottimismo desidero rivolgere a tutti i frequentatori del 59mo corso IASD e del 10mo corso ISSMI il mio vivo augurio per un futuro ricco di soddisfazioni professionali e di successo.
Agli Stati Maggiori, ai Comandi Generali, ai Conferenzieri, ai Docenti, ai Direttori, al Quadro Permanente, a tutti i collaboratori va il mio vivissimo apprezzamento per l'elevato contributo offerto per l'assolvimento della missione del CASD.
Signor Ministro della Difesa, mentre Le esprimo nuovamente la gratitudine di tutto il CASD, per l'onore della Sua presenza, sottolineo ancora una volta che il nostro senso di collaborazione e la nostra volontà di conseguire obiettivi sempre più concreti ed ambiziosi sono oggi confermati e rafforzati.
Con questo impegno concludo questo mio intervento e prego il Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, di prendere la parola.

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