Intervento dell’Amm. Sq. Marcantonio Trevisani in occasione della cerimonia di chiusura dell’A.A. 2008 – 09
Onorevole Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Onorevole Sottosegretario alla Difesa, Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa, Autorità, Signore e Signori, a nome di tutto il personale e dei 235 frequentatori dei corsi presso il Centro Alti Studi per la Difesa, desidero ringraziare tutti loro per aver aderito all’invito a partecipare a questa tradizionale cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2008-2009.
In particolare, siamo grati ai signori Sottosegretari, che testimoniano con la loro presenza come l’Autorità politica abbia in considerazione la formazione superiore degli ufficiali delle forze armate, in vista dei sempre piu’ complessi e rischiosi impegni operativi.
Un sentito ringraziamento al sig. Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, la cui visione unitaria e sinergica consente di affrontare con fiducia il processo evolutivo dello strumento militare, con particolare riferimento al settore formativo-addestrativo.
Un sincero riconoscimento va anche a tutti i suoi collaboratori, agli Stati Maggiori di Forza Armata e ai Comandi Generali per il contributo di pensiero e il sostegno che sempre hanno garantito al CASD.
Infine, esprimo un caloroso saluto ai Signori Ambasciatori, agli Onorevoli Parlamentari, ai rappresentanti degli organi di informazione ed a tutti i graditi ospiti, per la considerazione e l’amicizia che ci hanno voluto testimoniare con la loro presenza.
Il Centro Alti Studi per la Difesa rappresenta al tempo stesso un osservatorio privilegiato delle piu’ importanti tematiche del dibattito sulla sicurezza internazionale e uno strumento di interscambio culturale tra tutti i settori pubblici e privati interessati alla governance della nostra societa’.
E’ infatti mia personale convinzione che una societa’ stabile e sicura sia frutto di indirizzi strategici condivisi e coerenti.
Oggigiorno tutte le esperienze e professionalita’ devono avere l’opportunita’ di riunirsi, conoscersi e valorizzarsi l’un l’altra. Ritengo che questa sia la condizione essenziale per sviluppare linee evolutive verso le mete di progresso e di benessere che tutti auspichiamo.
Questa cultura della valorizzazione reciproca trova qui a Palazzo Salviati una delle piu’ importanti sedi dove potersi realizzare, grazie alla presenza e all’impegno di tutti coloro, italiani od amici di altre nazioni, che partecipano ai corsi di formazione.
Il mio pensiero va quindi proprio a loro, ufficiali e dirigenti civili, rappresentanti di Paesi amici e alleati, laureati, esperti e ricercatori che, nell’ambito dei rispettivi ruoli e compiti, non solo hanno sviluppato la propria professionalita’, ma hanno anche contribuito, in modo originale e innovativo, al conseguimento degli obbiettivi piu’ ampi di proiezione culturale verso la collettivita’ nazionale e internazionale.
Mi rivolgo in particolare ai 44 frequentatori della 60^ sessione ordinaria e ai 22 dell’8^ sessione speciale dell’Istituto Alti Studi per la Difesa.
Voi avete seguito un programma di attivita’ disegnato intorno ad un filo conduttore unico, basato sugli elementi di ordine strategico, che hanno diretta ricaduta sulla sicurezza e difesa nazionale.
Allo scopo, avete approfondito le attuali e future emergenze planetarie, quali le crisi economico-finanziarie, le emergenze sanitarie e ambientali, la carenza di risorse energetiche, la sovrappopolazione e i fenomeni migratori.
In questo ambito avete vissuto significative esperienze all’estero.
In particolare avete visitato Paesi di elevato interesse strategico: Turchia, Giappone e la Repubblica di Corea.
Avete contribuito efficacemente a cooperazioni internazionali con istituti omologhi di Paesi con i quali l’Italia condivide obbiettivi di stabilita’, prevenzione dei conflitti, sviluppo sociale ed economico.
Cito in particolare:
- i colloqui C4 con gli istituti paritetici di Francia, Portogallo e Spagna, ai quali hanno assistito anche rappresentanti dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo occidentale;
- attivita’ bilaterali con la Nasser Academy Egiziana e l’Istituto di Difesa Nazionale tunisino;
- un seminario congiunto con il Marshall Centre di Garmish Partenkirken.
Alte personalita’ del mondo politico, militare, accademico ed economico, con i loro interventi a conferenze e tavole rotonde, vi hanno offerto opportunita’ di riflessione a tutto campo sui numerosi argomenti di interesse per la vostra formazione.
Ritengo quindi che possiate rientrare alle vostre destinazioni ed incarichi con un patrimonio di conoscenze che vi consentira’ di assumere con sicurezza e visione strategica ruoli decisionali di primissimo piano.
A voi quindi il mio piu’ fervido augurio di diventare attori della sicurezza nazionale e internazionale, per il bene della nostra societa’ e per la vostra personale soddisfazione.
Desidero ora rivolgermi ai 169 frequentatori dell’11° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze, italiani ed esteri.
Voi avete svolto un programma di studi particolarmente intenso ed impegnativo, che, con i suoi ritmi serrati, ha messo alla prova tutte le vostre capacita’ ed attitudini ad affrontare problematiche di ampio respiro ed interdisciplinari.
La dimensione globale ed integrata della sicurezza e’ stata alla base dei vostri approfondimenti a livello regionale, per sviluppare concetti di impiego delle forze nazionali coerenti con le linee guida di politica estera e di difesa.
In particolare, quest’anno e’ stato dato maggiore rilievo al programma di esercitazioni di pianificazione operativa, enfatizzando gli aspetti connessi al comprehensive approach to security e al carattere interagency delle attuali missioni.
Avete partecipato alla prima attivita’ congiunta con i consiglieri di legazione, frequentatori dei corsi presso l’Istituto Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri.
Inoltre, gli stessi consiglieri di legazione sono stati invitati a partecipare all’esercitazione finale di condotta prevista nella seconda meta’ di questo mese di giugno organizzata in collaborazione con il Comando Operativo di Vertice Interforze.
Quest’anno sono stati anche introdotti importanti aggiornamenti al piano di studi, quali il multiculturalismo come fattore geopolitico di primaria importanza.
Avete partecipato ad attivita’ di cooperazione con istituti omologhi di Paesi dell’area euroatlantica.
Tra queste va citata la Combined Joint European Exercise con gli omologhi Istituti di Francia, Regno Unito e Spagna, in cui e’ stata sviluppata la dimensione umanitaria dello scenario in un quadro di piu’ stretta coordinazione tra componenti civili ed unita’ militari, sull’esempio delle recenti operazioni condotte dall’unione europea.
Nell’ambito dell’iniziativa “5+5”, e’ stato anche possibile avviare le attivita’ del cosiddetto “5+5 defence college”, progetto formativo orientato ai temi della sicurezza globale nel Mediterraneo a favore dei suddetti Paesi.
Il modulo didattico recentemente organizzato dall’ISSMI, ha avuto per oggetto gli interventi per le emergenze naturali e di protezione dell’ambiente. Grazie anche all’efficace e determinante contributo offerto dalla Protezione Civile e dal Corpo delle Guardie Forestali, che ringrazio particolarmente, e’ stata offerta un’opportunita’ unica di contatto con i dispositivi operativi impegnati per il sisma in Abruzzo e per la lotta contro gli incendi.
Uno speciale saluto va ai 9 laureati civili che hanno condiviso con i frequentatori militari questo anno di corso per il conseguimento del master universitario in "Studi Internazionali Strategico Militari".
Voi avete acquisito non solo un bagaglio di competenze che molti vi invidieranno, ma avete anche maturato un’esperienza unica, un’opportunita’ di conoscere la realta’ e la cultura militare nella sua essenza, scevra da retoriche e luoghi comuni.
A tutti voi quindi, frequentatori militari e civili dei corsi presso l’ISSMI, un particolare apprezzamento per aver superato con successo le difficolta’ del complesso percorso formativo che vi e’ stato proposto.
Tra poco assumerete importanti responsabilita’ negli Stati Maggiori, nelle organizzazioni internazionali e nei contingenti impegnati nelle operazioni in corso nei principali teatri operativi.
A voi tutti quindi va il mio personale incoraggiamento e sincero augurio di un futuro stimolante e ricco sempre di soddisfazioni.
Nel quadro della valorizzazione reciproca e della cross fertilization delle competenze tra componenti della societa’, un contributo determinante viene fornito dalle attivita’ affidate al Centro Militare di Studi Strategici.
Tra gli eventi di particolare rilievo desidero indicare la partecipazione al workshop sul “multiple futures project”, incentrato sulle innovazioni nel campo della sicurezza e della difesa e organizzato di concerto con il comando nato per la trasformazione di norfolk.
Nel settore della cooperazione con centri omologhi, e’ stato offerto supporto alla costituzione di un centro di studi strategici comune ai Paesi membri dell’iniziativa 5+5, che si sta costituendo a Tunisi.
Il centro sta anche sviluppano uno sforzo significativo nella realizzazione di un networking nazionale tra gli attori che operano nel settore della sicurezza, sia pubblici che privati, l’osservatorio per la sicurezza nazionale. Foro significativo per porre le basi di una cultura sulla sicurezza. In tale quadro il prossimo 24 giugno si terra’ presso questo Centro un importante convegno incentrato sulle sinergie operative esprimibili in questo settore.
Il CeMiSS ha proseguito nella realizzazione del programma di ricerche, per il quale si e’ inteso adottare procedure tese ad allargare il più possibile il bacino di esperti che vi possano contribuire.
Si tratta di una sfida impegnativa sotto il profilo organizzativo, che potrà dare i suoi frutti in un prossimo futuro e che rientra nella più ampia strategia di interscambio culturale cui ho accennato in premessa.
Infine, intendo riconoscere al personale del quadro permanente dello Stato Maggiore del CASD e degli Istituti un particolare merito per aver contribuito efficacemente alla realizzazione di tutte le attivita’ programmate.
L’impegno e’ stato a tutto campo: nella concezione, nella pianificazione di dettaglio, nella gestione degli eventi, nella loro valorizzazione ai fini di future analoghe attivita’.
Esse non si sono limitate alle sole attivita’ tradizionali del CASD, ma si sono sviluppate significativamente nella dimensione internazionale.
E’ stato infatti offerto un crescente contributo nazionale ai corsi dell’ European Security and Defence College a favore del personale militare e civile dei Paesi membri dell’Unione Europea. Il CASD svolge, infatti, da alcuni anni un ruolo da protagonista in questo campo.
Queste attivita’ di “proiezione esterna” rientrano in obiettivi prioritari di politica militare, ma sono anche elementi indispensabili di rinnovamento di idee e per incrementare l’efficacia e l’efficienza del Centro Alti Studi per la Difesa.
Come ho avuto occasione di indicare in apertura dell’anno accademico, lo scorso mese di novembre, la cultura dell’interoperabilita’ e della sinergia assume oggi importanza primaria.
Questo e’ tanto piu’ vero se si guarda al prossimo futuro: saranno avviati processi di trasformazione importanti nel settore formativo nazionale e il CASD offrira’ tutta la sua competenza e il suo responsabile impegno in questa nuova missione.
Con questi sentimenti, Onorevole Sottosegretario, cedo la parola al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, per la chiusura ufficiale dell'anno accademico 2008-2009.