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Osservatorio Strategico 03 - 2020

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​Note di Redazione
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Indice
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Parte Prima



Euro/Atlantica (USA-NATO-Partners)
L’UE e COVID-19: le possibili ricadute della pandemia sul processo di costruzione dell’ ''Europa della Difesa''
COVID-19 ha impattato pesantemente sull’Europa, sia in termini umani che materiali.
La pandemia ha messo inoltre in luce i problemi che l’Unione incontra nel giungere alla definizione di una linea d’azione condivisa, anche di fronte a problemi di portata e interesse comune. In questa prospettiva, l’adozione di un importante pacchetto di misure finanziarie ("Next Generation EU") rappresenta un risultato importante. D’altra parte, il ruolo centrale che la risposta alla sfida COVID-19 pone alla attuale Commissione europea rischia di fare passare in secondo piano altre priorità, che pure la Commissione si era poste, fra cui quella di una ridefinizione in senso più “geopolitico” del ruolo internazionale dell’Unione. Il rischio, in particolare, è che la destinazione ad altri fini delle risorse da tempo previste per il finanziamento dell’“Europa della Difesa” finisca per privare l’Unione degli strumenti necessari a un’azione esterna più attiva ed efficace; ciò in un momento in cui la pressione sulle risorse nazionali sembra destinata a spingere verso il basso la spesa per la Difesa anche negli Stati membri. Il fatto che – nonostante la concorrenza di altri programmi – una certa quota di risorse sia stata comunque destinata al finanziamento dell’EDF e di altre iniziative nel campo della Difesa è un segnale positivo e potrebbe costituire un incentivo alla collaborazione fra gli Stati membri. Il problema di fondo resta la capacità di aggregare intorno a questo progetto un consenso adeguato e una sufficiente convergenza politica, tenendo conto anche delle difficoltà che la NATO sta attraversando e del modo in cui si svilupperà la parallela iniziativa #NATO2030, lanciata a giugno 2020 dal Segretario Generale Stoltenberg.
Gianluca Pastori
(file .pdf 430 KB)

Iniziative di Difesa Europee e sviluppo tecnologico
Il ritorno del Mediterraneo al centro dell’interesse strategico per sicurezza esterna dell’Unione Europea
Le tensioni nel Mediterraneo orientale che hanno portato a due incidenti navali, quello tra una fregata francese e una turca il e tra una fregata greca e una turca il 12 agosto nei pressi dell’isola greca di Kastellorizo stanno provocando una escalation militare, soprattutto tra Grecia e Turchia. La delimitazione delle aree delle Zone Economiche Esclusive e dei confini marittimi tra Cipro, Egitto, Grecia, Libia e Turchia, ai fini dello sfruttamento dei giacimenti di gas naturale nelle aree contese è solo uno dei motivi per le recenti tensioni. Per Grecia e Turchia le tensioni affondano in controversie storiche aggravate dalle crisi economiche, in particolare come effetto del Covid-19.
Claudio Caltalano
(file .pdf 680 kb)

Balcani e Mar Nero
Ucraina: un anno di presidenza Zelensky
Il primo anno di presidenza Zelensky, le riforme politiche, l’emergenza Covid-19, le difficoltà economiche e la ricerca di una pace per il Donbass. Un primo bilancio dell’uomo nuovo della politica Ucraina, il dialogo con Putin e il ruolo di Francia e Germania.
Matteo Bressan
(file .pdf 660 Kb)

Mashreq, Gran Maghreb. Egitto ed Israele
Libia: le ambizioni della Turchia
L'esercito turco fornirà assistenza alla Libia nella fase di transizione che dovrebbe portare all’integrazione delle milizie irregolari in un esercito regolare; un ruolo giocato dalla Turchia che segue il copione già utilizzato nell'addestramento dell'esercito dell’Azerbaijan, dove le forze turche hanno fornito supporto, formazione ed equipaggiamenti alle loro controparti azere.
Inoltre, a fronte del pericolo rappresentato dai mercenari jihadisti inviati dalla Turchia in Libia, potrebbe essere possibile un trasferimento di questi combattenti in Azerbaigian, dove le ostilità contro l'Armenia aumentano al pari delle ambizioni turche nella regione.
Claudio Bertolotti
(file .pdf 400 Kb)

Sahel e Africa Subsahariana
Il colpo di stato in Mali e le ripercussioni della crisi sulla sicurezza nel Sahel
Dopo quasi tre mesi di proteste guidate dal Movimento del 5 giugno – Raggruppamento delle forze patriottiche (M5-RFP), la situazione in Mali è precipitata con un colpo di stato orchestrato da cinque colonnelli dell’esercito, che hanno esautorato il presidente Keita e il primo ministro Boubou Cissé. Il putsch dei militari ha aumentato l’incertezza politica e potrebbe avere pesanti ripercussioni non solo sul futuro del Mali ma anche sulla stabilità dei Paesi vicini
Marco Cochi
(file .pdf 510 Kb)

Golfo Persico
Il contratto sociale del Golfo in crisi
Il dibattito sulla crisi del contratto sociale nell’area MENA è in corso da diversi anni, ma l’attuale recessione economica sta mettendo particolarmente sotto pressione il settore pubblico. La crisi originata dalla pandemia sottolinea l'importanza delle questioni strutturali sottostanti come la necessità di trasparenza e della lotta alla corruzione, appalti pubblici efficaci, digitalizzazione e approcci governativi inclusivi, ma soprattutto un ruolo rafforzato per la società civile e della relazione con le istituzioni. La recessione potrebbe portare ad un progressivo e diffuso declino degli stati autoritari che hanno sinora basato la loro stabilità politica sull’abbondanza dei ricavi petroliferi.
Francesca Citossi
(file .pdf 530 Kb)

Corno d’Africa e Africa Meridionale
La crisi elettorale in Somalia
Così come nella vicina Etiopia, anche in Somalia la pandemia da COVID-19 ha avuto profonde ricadute sul processo di avvicinamento alle elezioni per il rinnovo degli organi federali. Se l’esecutivo ad Addis Abeba è riuscito a imporre la propria agenda grazie ad una stretta autoritaria, il governo somalo è invece tornato parzialmente sui propri passi e ha accettato di prender parte ai negoziati di Dhusamareb per trovare una soluzione politica all’impasse. La tenuta dell’accordo siglato dal presidente federale Mohammed Abdullahi “Formaggio” è ora subordinata al raggiungimento di una sintesi con i distinguo di Jubbaland e Puntland. La definizione del nuovo regolamento elettorale sarà dirimente per l’esito del voto.  
Luca Puddu
(file .pdf 575 Kb)

Russia, Asia centrale e Caucaso
Politica estera della Federazione Russa.
L’importanza della Russia Bianca e interessi russi nell’area

I recenti avvenimenti in Bielorussia ovvero le elezioni di agosto che hanno visto la sesta vittoria di Aljaksandr Ryhanovič Lukašėnka e il conseguente crescendo delle manifestazioni pubbliche di dissenso e degli scioperi hanno messo, per l’ennesima volta, a dura prova i rapporti tra la Russia e il suo ‘fratello minore’. Il paese, strategicamente importante per la Russia a livello militare, politico ed economico, sta cercando una svolta democratica e trasparente. In tal senso, sbagliati sono i parallelismi con la questione ucraina e l’annessione della Crimea: diverse sono le situazioni dei due paesi e i loro rapporti con la Federazione, profondamente differente è inoltre il sentimento dei manifestanti, stanchi di 26 anni di governo Lukašėnka e degli ultimi (di una lunga serie) brogli elettorali.
Di fronte alla destabilizzazione, l'obiettivo principale di Mosca è mantenere la Bielorussia nell'orbita di influenza russa, una priorità che, alla luce del conflitto con l’Ucraina e della guerra civile in corso, assume una valenza di carattere primario. È infatti molto dubbio che un intervento militare, con lo slogan di aiutare la "fraterna Bielorussia",sarebbe accolto positivamente dai russi, che negli ultimi anni si aspettano la soluzione delle problematiche economico-sociali interne.
Sylwia Zawadzka
(file .pdf 695)

Asia Meridionale e Orientale
Cina-Stati Uniti: la corsa per l’egemonia mondiale
La politica cinese degli Stati Uniti ha preso una piega disastrosa negli ultimi tre anni. Quella che tanti continuano eufemisticamente a definire una “competizione strategica” è in realtà un conflitto geopolitico che ha già assunto tutti i tratti di una nuova guerra fredda che potrebbe finire con l’innescare persino una nuova corsa agli armamenti, generare fratture profonde nel sistema economico internazionale, e portare alla formazione di due blocchi rivali. Questo approfondimento si pone l’obiettivo di analizzare i settori in cui il confronto sembra aver imboccato una strada senza uscita nel tentativo di anticipare i possibili scenari evolutivi.
Claudia Astarita
(file .pdf 510 Kb)

America Latina
Il fondo del barile. La crisi del petrolio in Venezuela
Le difficoltà economiche del Venezuela sono solo uno dei tratti della profonda crisi che il Paese sta attraversando da più di dieci anni. Queste difficoltà sono legate, in particolar modo, all’andamento dell’estrazione e della commercializzazione del greggio, profondamente vincolato al bilancio pubblico venezuelano. In tal senso, l’articolo analizza i termini e le modalità con cui la diminuzione del prezzo internazionale del petrolio condiziona pesantemente l’economia nazionale, sin dalla crisi del 2008.
Francesco Davide Ragno
(file .pdf 560 Kb)

Pacifico
Le dispute marittime e territoriali nel Mare Cinese Meridionale nel 2020
Durante il 2020, l’evoluzione dello scenario geopolitico nel Mare Cinese Meridionale è stata influenzata dalla crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina e dagli effetti della pandemia di Covid-19. Pechino ha sfruttato il momento di crisi per accelerare le proprie attività coercitive nella zona grigia e per consolidare la propria posizione nel Mare Cinese Meridionale.
La risposta americana, caratterizzata sia da prese di posizione diplomatiche sia da attività militari quali le FONOPs, riflette il tentativo di ristabilire la capacità di esercitare la deterrenza e proteggere la libertà di navigazione. Tuttavia, questo tipo di risposta ha anche fatto emergere quanto sia difficile “tracciare una linea rossa”, evitando un’escalation e mantenendo la coesione con alleati e partner.
Matteo Dian
(file .pdf 495 Kb)

Parte Seconda

 

Euro/Atlantica (USA-NATO-Partners)
Gianluca Pastori
(file .pdf 395 Kb)

Iniziative di Difesa Europee e sviluppo tecnologico
Claudio Catalano
(file .pdf 210 kb)

Sahel e Africa Sub-Sahariana
Marco Cochi
(file .pdf 460 Kb)

Golfo Persico
Francesca Citossi
(file .pdf 395 Kb)

Corno d’Africa e Africa Meridionale
Luca Puddu
(file .pdf 355 Kb)

Russia, Asia centrale e Caucaso
Sylwia Zawadzka
(file .pdf 600 Kb)

Asia Meridionale e Orientale
Claudia Astarita
(file .pdf 505 Kb)

America Latina
Francesco Davide Ragno
(file .pdf 285 Kb)

Pacifico
Matteo Dian
(file .pdf 545 Kb)

Lista degli acronimi
(file .pdf 190 Kb)

Per scaricare il file completo clicca qui (file .pdf 7,3 Mb)
Per scaricare il file completo clicca qui (file .Epub 1,5 Mb)



 

 

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