Nel quadro delle attività formative pratiche previste dal Master di II livello denominato “Logistica della Sicurezza e dell’Emergenza”, organizzato e gestito dal Ce.FLI, il Centro per la Formazione Logistica Interforze, unitamente all’Università degli Studi di Padova, allo scopo di approfondire praticamente e sul campo le tematiche sviluppate in aula, lo scorso 27 maggio si è svolta un’intera giornata di visite di istruzione. Le attività didattiche dal vivo sono state svolte presso l’hub vaccinale dell’Aeroporto di Pratica di Mare e presso il Comando dei Supporti Logistici dell’Esercito, ubicato presso la Città militare della Cecchignola, dove è stata offerta ai discenti la preziosa opportunità di svolgere una visita guidata all’ospedale da campo della tipologia ROLE 2 Basic.
Le suddette visite, svolte nello scenario delle rispettive basi militari dell’Aeronautica e dell’Esercito, hanno visto la partecipazione degli Ufficiali frequentatori del Master in questione, unitamente ai discenti civili, del Direttore del Ce.FLI, il Brigadiere Generale Claudio Totteri, accompagnato dal Capo Dipartimento Formazione Avanzata, Colonnello Gianluca Pedicini e dal suo collaboratore, il Maggiore Andrea Colacicchi. La visita presso l’hub vaccinale, iniziata nella prima mattinata, è stata preceduta da un briefing illustrativo presieduto dal Colonnello Daniele Porelli, Vice Comandante della Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale, organizzazione leader nel campo delle sperimentazioni di tipo tecnico-operative, ingegneristiche, mediche, chimico-fisiche e sanitarie del settore aeronautico, sia in ambito Difesa Nazionale che in sinergia con le eccellenze aeronautiche nazionali e internazionali.
La suddetta Divisione gestisce inoltre diversi poli di supporto logistico avanzato e specialistico, quali per esempio la formazione specialistica, il trasporto in bio-contenimento, il rifornimento in volo velivoli militari e così via, operando anche nel campo della sperimentazione nell’ambito delle applicazioni tecnologiche dei materiali aeronautici sia strutturali che di consumo, spesso in collaborazione con Atenei e istituti di ricerca dell’Industria, anche in chiave di ricadute ambientali di questi, aspetto che le conferisce il carattere di eccellenza della propria Forza Armata.
Al termine del briefing illustrativo il personale si è trasferito presso l’Hangar aeroportuale dove ha sede l’hub vaccinale, dove è stata svolta una illustrazione delle procedure e dei materiali presenti nel Centro, coinvolgendo il personale discente che si è mostrato molto interessato. In un secondo tempo, la visita si è spostata presso l’Infermeria Principale dell’Aeroporto di Pratica di Mare dove sono state illustrate tutte le attrezzature utilizzate per il bio-contenimento.
Nel primo pomeriggio, alla presenza del Brigadiere Generale Roberto Nardone, a capo del Comando dei Supporti Logistici dell’Esercito, il Tenente Colonnello Vincenzo Mazzei, Comandante del 4° Reparto Sanità “Bolzano”, dopo aver svolto una breve descrizione del funzionamento dell’ospedale da campo del tipo ROLE 2 Basic, ha accompagnato tutto il personale frequentatore nella visita alla peculiare struttura sanitaria.
In ambito militare infatti, le strutture sanitarie sono concepite come modulari, facilmente removibili ed intercambiabili, caratterizzate da diversi livelli di mobilità a seconda delle tipologie di prestazioni sanitarie erogate. Nello specifico, la struttura sanitaria materialmente visitata è progettata secondo i criteri e i canoni della dottrina NATO, quale strumento progettato principalmente per supportare le operazioni al di fuori del territorio nazionale, dove i soldati sono coinvolti in scontri con forze nemiche o in attacchi terroristici. Ciononostante, l’ospedale da campo ROLE 2 Basic possiede una doppia capacità, in chiave dual use, nel senso che può essere efficacemente utilizzato in situazioni di emergenza ovvero per interventi di soccorso in caso di catastrofi nazionali o pubbliche calamità, espandendo le sue capacità.
Nel corso della visita è stato inoltre evidenziato come l’ospedale da campo in questione faciliti notevolmente la cosiddetta Chirurgia di controllo del danno, prevedendo i seguenti moduli: emergenza, ricovero, chirurgia, ricovero, diagnostica, fornitura iniziale di farmaci e supporto gestionale. All’interno della struttura visitata i frequentatori hanno potuto apprezzare la specificità della installazione che si innesta nel più ampio spettro della cooperazione civile, in linea con la cosiddetta Quarta missione della Difesa.