1) Quali sono le modalità di accesso nei ruoli del personale civile dell’Amministrazione Difesa?
L’art. 97, comma 3, della Costituzione Italiana stabilisce che "... agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso".
Di conseguenza, il concorso pubblico costituisce la forma generale ed ordinaria di reclutamento per le Pubbliche Amministrazioni (P.A.), ivi compresa l’Amministrazione Difesa (A.D.) e, pertanto, per accedere nei ruoli del personale civile dell’A.D. è necessario aver superato le prove previste dal bando di concorso appositamente indetto.
2) Come posso sapere se sono stati banditi dei concorsi pubblici?
I bandi di concorso sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (art. 4, comma 1, d.P.R. 487/1994), consultabile attraverso il sito.
Gli stessi bandi di concorso sono anche pubblicati sul sito istituzionale della Direzione generale per il personale civile, sezione "Concorsi".
3) Ci sono limiti di età per partecipare ad un concorso pubblico?
Ai sensi dell’art. 3, comma 6, legge n. 127 del 15 maggio 1997, "la partecipazione ai concorsi indetti da Pubbliche Amministrazioni non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell'Amministrazione".
4) Ai fini dell'assunzione, qual è il periodo di validità di una graduatoria?
Ai sensi dell’art. 35, comma 5-ter, decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, "le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione. Sono fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali".
Il termine dei tre anni decorre dalla data di pubblicazione della graduatoria definitiva di merito sul Giornale Ufficiale della Difesa (pubblicazione di cui viene data notizia mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, ex art. 15, comma 6, d.P.R. n. 487 del 9 maggio 1994).
5) Cosa sono le autorizzazioni alle assunzioni?
Sono lo strumento giuridico attraverso il quale ciascuna amministrazione pubblica, soggetta a limitazioni delle assunzioni, a seguito di formale richiesta, può procedere, di norma, al reclutamento di personale. Il personale interessato al reclutamento previa autorizzazione è quello proveniente:
- dalle graduatorie di concorsi pubblici;
- da procedure di mobilità per provenienti dai ruoli di altre amministrazioni, non soggette alle limitazioni alle assunzioni;
- da procedure assunzionali relative alle categorie protette di cui alla legge 407/1998, limitatamente alle unità eccedenti la quota d’obbligo.
Sono oggetto di autorizzazione anche:
- i trattenimenti in servizio, di personale appartenente ai ruoli dell'amministrazione richiedente, fino a due anni oltre il limite di età previsto per il collocamento a riposo;
- le riammissioni in servizio del personale già appartenente all'amministrazione richiedente, che ne faccia domanda entro cinque anni dalla data in cui il rapporto di lavoro si sia interrotto per effetto di dimissioni o per risoluzione per motivi di salute;
- le trasformazioni a tempo pieno dei rapporti di lavoro del personale assunto a tempo parziale.
6) Come viene individuato l'Ente di assegnazione?
L'ente di assegnazione viene individuato dall'organo programmatore (Stati Maggiori e/o Segretariato Generale) in relazione alle esigenze di servizio ed attualizzate alla data di effettiva assunzione.
7) Quanto tempo dopo l'assunzione è possibile chiedere il trasferimento presso un Ente di Regione diversa?
La permanenza presso l'ente di assegnazione non può essere inferiore a cinque anni come stabilito dall'art. 35 comma 5-bis, d.lgs 165/2001 e successive modificazioni.