"Le Forze Armate stanno svolgendo dall'inizio dell'emergenza un grande sforzo in tutto il Paese insieme alla sanità civile. Ora i Drive Through sono un ulteriore contributo per lo screening e in questo di Milano, che ho voluto visitare, si potranno effettuare fino 800 tamponi al giorno. Una struttura inserita nella rete del territorio lombardo, duramente colpito nella prima fase dell'emergenza Coronavirus. Questo rappresenta un aiuto concreto alla cittadinanza e agli studenti e per questo ho voluto ringraziare personalmente i militari: gli italiani sono grati per quello che state facendo.”
Così il
Ministro della Difesa Lorenzo Guerini al termine della visita al Drive Through della Difesa, presso il Parco Trenno di Milano, dove questa mattina, accolto dal Prefetto di Milano Renato Saccone, ha voluto verificare di persona il funzionamento dell'attività dei DTD, avviate dalla Difesa in tutto il territorio nazionale.
La struttura, realizzata in pochi giorni dal personale dell’Esercito Italiano, è la più grande presente in Italia: 9 tende dove medici e infermieri potranno effettuare fino a 800 tamponi al giorno. In funzione da ieri, il DTD è stato realizzato con la collaborazione di Enti locali, ATS Milano e Dipartimento della Protezione Civile.
Sempre in mattinata, il Ministro Guerini ha visitato il DTD di Lodi insieme al Prefetto Marcello Cardona e dal Sindaco Sara Casanova.
Successivamente poi si è recato al Centro Ospedaliero Militare di Milano che già mette a disposizione 50 posti letto per pazienti Covid e dove, dall’inizio della settimana, è partita la campagna vaccinale in collaborazione tra “ASST Santi Paolo e Carlo” ed Esercito per somministrare fino a 600 vaccini antinfluenzali al giorno.
Oggi si è aggiunta l’attivazione di due laboratori, strutture diagnostiche della
Marina Militare a Taranto e a Ancona e 8 nuovi Drive Through Difesa.
A Lecco, Meda e Caponago sono attive le prime tre postazioni Drive Through predisposte dall’Aeronautica Militare.
La Difesa, inoltre, ha reso disponibili 18 strutture logistiche per ospitare persone risultate positive al Covid: al momento sono 6 quelle utilizzate, in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Valle D’Aosta ed Emila Romagna, Toscana, Veneto.
Dall’inizio della seconda fase fino ad oggi (23 ottobre), le
Forze Armate hanno fatto uno sforzo importante con l’impiego di 9500 militari e 713 mezzi, personale e mezzi gestiti e coordinati dal Comando Operativo di Vertice interforze (COI) attraverso la Sala Monitoraggio Emergenza COVID.
Nell’Operazione Igea sono impiegati team di 281 sanitari interforze (94 Ufficiali e 187 Sottufficiali), distribuiti su tutto il territorio nazionale nei 94 Drive Through Difesa attualmente operativi, che ad oggi hanno eseguito circa 84.400 tamponi.
Le strutture che sono state realizzate nell’ambito dell'Operazione, condotta da team interforze, sono composte da personale di tutte le Forze Armate, che il
Ministero della Difesa – in collaborazione con il
Ministero della Salute - ha messo a disposizione dei cittadini su tutto il territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera del Paese di effettuare tamponi: circa 1400 unità, distribuite in 200 team, in grado di eseguire fino a 30.000 tamponi al giorno.
La Sanità Militare fornisce supporto all’emergenza anche con assetti campali impiegando 8 medici e 15 infermieri e su strutture sanitarie militari con 109 medici e 163 infermieri. Il restante personale sanitario potrà essere utilizzato, in base alle esigenze, anche in altre attività emergenziali in collaborazione con il Ministero della Salute.
Il contributo del Ministero è stato pianificato e coordinato dal Comando Operativo di vertice Interforze, diretto dallo Stato Maggiore della Difesa, in stretto contatto con Istituzioni, Autorità sanitarie locali e il Dipartimento della Protezione Civile.