Trenta: "non si può fare a meno della professionalità e della forza del nostro Esercito"
“Non si può fare a meno della professionalità e della forza del nostro Esercito, che ha dimostrato innumerevoli volte le migliori qualità dei militari italiani” così il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha dichiarato intervenendo al seminario denominato “Difesa collettiva: l’Esercito Italiano” svoltosi questa mattina, presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma. E ha poi aggiunto che “ad oggi vi è una consapevolezza diffusa di quanto l’Esercito sia necessario per garantire la nostra difesa e la sicurezza internazionale. Questo grazie alla capacità di rinnovamento che le Forze Armate, in continua trasformazione e proiettate verso il futuro, hanno dimostrato nel corso degli anni”, e come “la formazione degli Ufficiali e dei soldati è costantemente adeguata ai tempi, alle nuove tecnologie” evidenziando che anche l’addestramento è sempre più aderente agli scenari emergenti, “fornendo un contributo enorme al rafforzamento delle capacità e delle competenze che vengono sempre poi riversate sul personale più giovane”.
Durante il convegno, al quale hanno partecipato numerose autorità del mondo civile e accademico e molti studenti di università e scuole superiori di Roma, sono intervenuti anche i Sottosegretari di Stato alla Difesa On. Angelo Tofalo e On. Raffaele Volpi insieme al Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il Generale di Brigata Fulvio Poli e la Dott.ssa Barbara Schiavulli, inviata di guerra e scrittrice.
Secondo di una serie di incontri programmati allo scopo di far conoscere i compiti delle Forze Armate sempre più aderenti alle esigenze dei cittadini italiani, favorendo al tempo stesso la diffusione della cultura della Difesa e della Sicurezza e spiegare i ruoli e le funzioni di ogni componente del comparto Difesa.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha sottolineato l’importanza dell’elemento umano, evidenziando come “i nostri soldati rappresentano il sistema d’arma fondamentale – il fulcro, il cuore e l’anima dell’organizzazione” e pertanto “deve essere sempre valorizzato, sostenuto e continuamente preparato per essere pronto ad assolvere i compiti presenti e futuri”.
L’Onorevole Tofalo, promotore del seminario ha voluto enfatizzare come “Difesa Collettiva è un percorso condiviso con i cittadini per spiegare a ogni livello quali sono i principali compiti delle Forze Armate in relazione alle attuali esigenze e agli scenari globali in continua evoluzione. Il convegno di oggi è stato dedicato all’Esercito, uno dei pilastri essenziali su cui regge il Sistema Paese. Le nostre donne e uomini con le stellette che hanno giurato di difendere le Istituzioni anche al costo della propria vita, sono la risorsa più preziosa e specializzata, sempre presenti in Italia e all’estero vicina ai cittadini”.
Il Sottosegretario Volpi ha rimarcato la necessità di “capire il nostro ruolo e il nostro spazio come Paese all’interno delle organizzazioni internazionali, sapendo due cose: che noi abbiamo una grande storia, che rappresenta all’interno della comunità internazionale, un esempio di come si opera, non solo dal punto di vista militare e della qualità dell’intervento che noi svolgiamo, ma anche della qualità umana delle nostre Forze Armate; e di individuare una forma di condivisione che rappresenti la nostra di essere nelle organizzazioni internazionali non unicamente legati ad un fatto finanziario. Penso che la strategicità dell’Italia, anche come posizione geografica, non possa essere derubricata in una posizione di secondo piano in quanto noi continuiamo ad essere strategici a livello geografico. Le grandi politiche si fanno con la capacità degli uomini e delle donne e si fanno anche con la capacità di essere presenti geograficamente e geo-politicamente all’interno di un contesto”.
La Dott.ssa Schiavulli, forte della esperienza maturata nelle aree di crisi come inviata di guerra, ha evidenziato lo sviluppo tecnologico osservato nei venti anni a seguito dell’Esercito nelle missioni internazionali, che costituisce sicurezza e garanzia per il personale impegnato nei vari teatri, e la necessità di continuare a incrementare capacità e sistemi all’avanguardia.
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