Con l'apertura di un CIMIC center Regionale, in Libano è stata rafforzata la Cooperazione Civile-Militare tra Caschi Blu italiani e militari delle Forze Armate libanesi
Nel Quartier Generale delle Nazioni Unite in Libano e nel Settore Ovest a guida italiana, nell’ambito della missione UNIFIL, l’Italia ha schierato gli operatori specializzati del Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza (TV).
L’unità multinazionale dell’Esercito e a valenza interforze specializzata nella cooperazione civile-militare, tra le altre cose, ha il compito fondamentale di mantenere il collegamento con le Organizzazioni Internazionali, le Istituzioni libanesi e le Organizzazioni Non Governative.
In particolare, la Cooperazione Civile-Militare tra i Caschi Blu italiani e i militari delle LAF è stata rafforzata dall’apertura del CIMIC Centre regionale nell’area di Operazione di UNIFIL, Centro affidato a un Ufficiale libanese che a premessa dell’incarico è stato inviato in Italia presso il Multinational CIMIC Group per migliorare la propria formazione nell’ambito della cooperazione civile-militare.
Il CIMIC Center delle LAF, partner effettivo dell’unità CIMIC di Naqoura, avrà il compito di rafforzare ulteriormente le relazioni e i rapporti già consolidati con i militari libanesi, aumentando la fiducia della società civile nella stabilità della Regione e supportando la popolazione locale.
La cooperazione tra gli Operatori CIMIC italiani e libanesi si concretizzerà nell'identificare e realizzare progetti che potranno soddisfare i bisogni degli abitanti del sud del Libano e consentiranno di consolidare l'interazione con la società civile. In base alle capacità sviluppate finora dalle Forze Armate libanesi, sarà possibile distribuire viveri, materiali sanitari e scolastici, ristrutturare scuole, supportare eventi sportivi e sociali, costruire cliniche e realizzare sistemi di irrigazione.
Questa nuova forma di collaborazione tra i due CIMIC (UNIFIL e LAF) concorrerà a migliorare le capacità operative delle Forze Armate libanesi, aumentando così la fiducia della popolazione locale nei confronti dei peacekeepers italiani e della Missione.
L'attuale contributo nazionale prevede, dal 1° gennaio al 30 settembre 2018, un impiego massimo di 1100 militari, 278 mezzi terrestri e 6 mezzi aerei. In ambito nazionale l'operazione è denominata "Leonte".
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