Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha visitato oggi nella Base del Comando Operazioni Aeree (COA) dell’Aeronautica Militare a Poggio Renatico, gli ambienti operativi dell'esercitazione JOINT STARS 2018, finalizzata all'addestramento del personale, alla pianificazione e condotta di operazioni militari di peacekeeping
“Esercitazioni di questo tipo rispondono pienamente a quella trasformazione in chiave interforze che rappresenta un passaggio irrinunciabile per garantire una maggiore efficienza ed efficacia delle nostre Forze Armate, e di conseguenza, la sicurezza del nostro Paese e quella internazionale, anche in vista delle minacce sempre più insidiose alle quali siamo esposti”.
Così il Ministro Elisabetta Trenta, questa mattina a Poggio Renatico per la chiusura dell’esercitazione JOINT STARS 2018 che da alcuni anni rappresenta un’eccellente opportunità in termini di interoperabilità e integrazione tra le Forze Armate, di ritorno addestrativo per un’ampia platea di partecipanti, anche stranieri, e di ottimizzazione di risorse, in prospettiva dei futuri impegni del Paese in operazioni nazionali, multinazionali e di coalizione.
Accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, il Ministro ha visitato le strutture della Base del Comando Operazioni Aeree ed ha incontrato una rappresentanza del personale che ha preso parte all’esercitazione durante la quale, per la prima volta, quest’anno è stata verificata la capacità di risposta dello strumento militare nazionale alla minaccia cyber, legata ai rapidi sviluppi della tecnologia.
Durante la Joint Stars 2018 circa 500 militari sono stati impegnati nella simulazione di un intervento in uno scenario di crisi. "Mi sembra che abbia funzionato tutto perfettamente. Sono stata anche io esercitata in alcuni momenti della mia vita da militare e so che ogni momento di questo tipo e' importante, anche quello che non funziona perfettamente", ha detto il Ministro Trenta che ha poi sottolineato l'importanza dell'approccio interforze.
"Oggi e' un concetto acquisito e funziona molto bene. Io aggiungo che bisognerebbe spingere molto di piu' verso l'inter-agenzia, cioe' coinvolgere sempre di piu' in queste esercitazioni anche organizzazioni civili che in un momento o nell'altro entreranno in contatto con la realtà ".
La Joint Stars si propone l’obiettivo di conseguire, attraverso l'addestramento congiunto di tutte le Forze Armate, sinergie ed economie di risorse, affinando le capacità d'intervento con un'impronta sempre più marcatamente interforze in diversi contesti nazionali ed internazionali.
L’attività è divisa in due fasi: la prima parte della Joint Stars 18 si è svolta, dal 7 al 18 maggio, in modalità Live Exercise (LIVEX), cioè con impiego di assetti reali, e concomitanti esercitazioni “Golden Wings” dell’Esercito Italiano, “Mare Aperto” della Marina Militare e “Vega 18” dell’Aeronautica Militare e l’esercitazione Ramstein Guard 6-2018” condotta dalla NATO.
La seconda fase, denominata Virtual Flag, si conclude domani ed è in modalità Command Post Exercise/Computer Assisted Exercise (CPX/CAX).
Organizzata periodicamente fin dal 2009, la Virtual Flag è un’esercitazione che, grazie all’utilizzo di sistemi di simulazione di alta tecnologia, consente di addestrare il personale dell’Aeronautica Militare ad operare in un Comando di componente aerea (Italian Joint Force Air Component Command – ITA JFACC) e svolgere le attività relative alla pianificazione e alla conduzione delle operazioni aeree nell’ambito di una campagna militare interforze.
m.r.e.f.
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