Questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre, in occasione dell’80° anniversario del sacrificio del Vicebrigadiere, Medaglia d’oro al valor militare, Salvo D’Acquisto, ha ricevuto una folta delegazione dell’Arma dei Carabinieri.
L’incontro con Sua Santità, che ha ricevuto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto e dal Comandante Generale Teo Luzi, un bassorilievo in bronzo della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, ha rinnovato lo stretto rapporto che unisce i più alti ideali dei carabinieri ai valori della Chiesa Cattolica, un legame testimoniato dal Servo di Dio Salvo D’Acquisto, figura emblematica di sottufficiale dell’Arma immolatosi per tener fede ai doveri assunti col giuramento prestato, salvando 22 vite della cui sorte si sentiva responsabile.
Il Sommo Pontefice, nel corso del suo intervento, ha ribadito il suo apprezzamento per l’impegno profuso dai militari dell’Arma al servizio della collettività, nel solco di quello spirito di servizio e sacrificio di cui Salvo D’Acquisto resta uno degli esempi più luminosi: «Salvo D’Acquisto visse in anni terribili - le parole del Santo Padre - il mondo era in guerra, in Europa imperversavano le persecuzioni razziali e la logica dell’odio sembrava prevalere. Nella piccola periferia di Torrimpietra, alla quale era stato inviato in seguito alla sua richiesta di volersi sentire utile alla povera gente, ventidue giovani uomini rischiavano la fucilazione da parte delle SS. La falsità dell’accusa a loro rivolta, la rabbia cieca tesa alla vendetta di cui erano vittime, la potenza dell’odio che prevaricava sulla pietà, vennero scardinate dalla generosità di quel giovane Vice Brigadiere, il quale con prontezza si accusò al posto degli altri e convinse i responsabili di essere l’unico da giustiziare. Come non vedere, sullo sfondo di questa storia drammatica e toccante, l’imitazione di Gesù che, inviato dal Padre per manifestarci il suo amore, ha dato la vita per liberarci dal potere della morte, ha preso su di sé le nostre colpe, si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e proprio per le sue piaghe noi siamo stati guariti».
Presenti oltre il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Comandante Generale Teo Luzi, l’Ordinario Militare Santo Marcianò e il fratello del decorato Alessandro.