Si è svolta questo pomeriggio, alla presenza del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2021/2022 del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), Ente di riferimento nel campo dell’alta formazione applicata alla Difesa
Il
Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è intervenuto questo pomeriggio alla cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2021/2022 del
Centro Alti Studi per la Difesa.
Cerimonia svolta a Palazzo Salviati, presenti, tra gli altri, il
Presidente della Commissione Difesa della Camera Gianluca Rizzo, il
Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il
Presidente del Centro Alti Studi per la Difesa, Amm. Div. Giacinto Ottaviani, autorità civili e militari.
Rivolgendosi agli 86 frequentatori dell’Istituto Alti Studi della Difesa (IASD) e ai 159 dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) - tra i quali figura un’importante e apprezzata quota di stranieri - e a tutto il personale dell’Ente, il Ministro ha espresso gratitudine per l’attività indispensabile svolta anche nel settore della sicurezza: lo studio e l’elaborazione del pensiero. Studio che si declina, a livello pubblico, in un compito preciso, d’alta responsabilità.
“Immaginare il futuro” ha detto “significa lavorare per plasmarlo e garantire sicurezza e progresso al Paese”.
Ha quindi salutato con speciale partecipazione e senso di vicinanza i frequentatori provenienti dall’Ucraina, “terra coraggiosa e martoriata a cui rinnoviamo la solidarietà del popolo e delle Istituzioni italiane”.
La cerimonia odierna è stata anche l’occasione per una riflessione a tutto campo sull’importanza di individuare le minacce agli interessi strategici del Paese, per prevenirne le evoluzioni.
In tale quadro si inserisce la
Direttiva di Strategia e Sicurezza per il Mediterraneo, con la quale la Difesa mette a disposizione le proprie capacità per coadiuvare, in perfetta sinergia con le attività degli altri dicasteri, l’attuazione della politica di sicurezza nell’area di interesse strategico nazionale.
Il Ministro ha poi richiamato l’esigenza sempre attuale di diffondere la “cultura della difesa” nelle opinioni pubbliche. La conoscenza, infatti, è oggi, al tempo stesso, un terreno di confronto e un’arma ibrida: alla disinformazione occorre rispondere con l’informazione qualificata, verificata, approfondita e professionale.
Un valido aiuto, in tal senso, arriva dalla nascente conversione in rivista tecnico-scientifica dell’Osservatorio Strategico: pubblicazione che farà proprio il vasto patrimonio di studi dell’Istituto di Ricerca e Analisi della Difesa e del Centro Alti Studi per la Difesa.
Segno di un’ulteriore apertura alla società civile, già testimoniata da iniziative didattiche come il ciclo dottorale in
Scienze dell’innovazione per la Difesa e la Sicurezza, effettuato in collaborazione con l’Università di Salerno, e come il recente Bando per il secondo ciclo in
Scienze Strategiche e Giuridiche dell'Innovazione per la Difesa e la Sicurezza, che si svolgerà in collaborazione con l’Università di Torino.
Al termine della cerimonia, la consegna dei diplomi ai Capi Corso delle sessioni IASD, ISSMI e al rappresentante dei frequentatori stranieri.
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