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Antartide: conclusa la XXXI spedizione

Roma 16 febbraio 2016



Rientrano i 24 militari italiani del contingente interforze che hanno preso parte alla spedizione in Antartide

Approfondimenti
RAI1 Festival di Sanremo - collegamento con il Cap. Valentino XXXI Spedizione Italiana in Antartide Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) La Stazione Mario Zucchelli Comunicato Stampa Guarda il video sul canale You Tube della Difesa
Un palombaro del COMSUBIN della Marina si immerge nelle acque antartiche La stazione Mario Zucchelli Il Capitano Letizia Valentino, unico militare donna impiegata nella spedizione Gli Ufficiali meteo dell'Aeronautica Militare presenti alla XXXI spedizione italiana in Antartide Le guide alpine del Centro Addestramento Alpino che nel mese di settembre hanno addestrato gli scienziati dell'ENEA alla sopravvivenza in ambiente montano La sala operativa della spedizione I palombari del COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare) hanno supportato le attività del team scientifico sotto il ghiaccio Le guide alpine hanno garantito la sicurezza durante i movimenti e gli stazionamenti nelle basi remote Le attività dei due Ufficiali meteo dell'Aeronautica Militare Una splendida immagine della flora e fauna marina antartica, oggetto delle attività svolte del militare dell’Arma dei Carabinieri La stazione meteo dell'Aeronautica Militare Un palombaro del COMSUBIN in immersione nelle acque dell'Antartide La stazione Mario Zucchelli
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​Con la chiusura della Base italiana in Antartide “Mario Zucchelli”, è terminata la “XXXI Campagna Antartica estiva” del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) ed è cominciato il rientro dei ricercatori di ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile, e del contingente interforze italiano.

La spedizione è durata quattro mesi ed ha visto impegnati circa 90 persone, tra tecnici e ricercatori italiani e stranieri, in condizioni estreme. Arrivati nella stagione dell'estate antartica, le temperature medie sono tra 0°C e -35°C e vi sono 24 ore di luce al giorno.

A supportare team di tecnici e ricercatori c’erano 24 militari italiani dell’Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri. Ognuno di loro, nell’ambito delle competenze specifiche della Forza Armata d'appartenenza, ha contributo alla riuscita della campagna antartica che aveva base nella stazione “Mario Zucchelli” ubicata nella Baia di Terra Nova, nella stazione italo-francese “Concordia”, la più estrema delle basi a 3270 metri di altitudine, e nella motonave Italica, partita appositamente dal porto di Ravenna ad ottobre 2015.

In particolare, tra le diverse figure professionali che hanno preso parte alla spedizione, l’Ufficiale medico dell’Esercito, il Capitano Letizia Valentino, unico militare donna impiegata nella spedizione, e gli istruttori di alpinismo e guide alpine del Centro Addestramento Alpino di Courmayeur.

Il team di palombari della Marina Militare ha invece coordinato e garantito la sicurezza delle immersioni di tutto il personale scientifico, ha condotto la manutenzione della banchina della base “Mario Zucchelli” sul mare di Ross, con immersioni fino a 30 metri a -2°C, ed il recupero di un mareografo lasciato durante la precedente spedizione.

Gli specialisti del Servizio Meteo dell’Aeronautica Militare hanno fornito le previsioni del tempo durante tutta la missione, per consentire agli operatori della spedizione di agire in sicurezza in un territorio isolato ed a condizioni estreme.

Le attività svolte dal militare dell’Arma dei Carabinieri impiegato nella missione scientifica sono state quelle di campionatura della flora e fauna marina antartica durante le operazioni subacquee, di assistenza ad operatori subacquei, di assistenza prospezioni geologiche e campionamenti scientifici.

Dal 1985 la Difesa partecipa al Programma. In 31 anni sono stati impiegati complessivamente 319 militari italiani: 118 dell’Esercito, 121 della Marina Militare, 78 dell’Aeronautica Militare e un Carabiniere.

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