Ieri a La Maddalena, presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare, ha avuto inizio un modulo di formazione a favore del personale della Guardia Costiera e della Marina libica, facente parte del così detto “Package 2” (training presso centri di addestramento a terra) che prevede lo svolgimento di due differenti corsi a favore di 69 militari libici selezionati.
I due corsi, focalizzati rispettivamente nelle attività a favore del personale operativo e per quello tecnico-logistico, termineranno il 30 novembre 2018.
Il modulo, della durata complessiva di otto settimane, ha lo scopo di far acquisire ai frequentatori le necessarie competenze per la corretta esecuzione dei propri compiti a bordo delle motovedette in dotazione, anche attraverso la conoscenza delle imprescindibili norme di diritto umanitario e relate agli aspetti di genere (Gender), nonché degli elementi di primo soccorso e il non secondario miglioramento della conoscenza della lingua inglese.
Al termine del modulo a La Maddalena, EUNAVFOR Med avrà addestrato complessivamente un totale di 305 militari della Guardia Costiera e della Marina libica.
Dall’ottobre 2016, il personale di SOPHIA è direttamente coinvolto nell’addestramento della Guardia Costiera e della Marina libica; l'obiettivo dei moduli formativi è quello di migliorare la sicurezza delle acque territoriali libiche attraverso l’incremento delle capacità dello stesso personale libico a portare a termine i compiti assegnati all’interno della loro area di responsabilità, enfatizzando anche la necessaria rilevanza delle norme internazionali per il rispetto dei diritti umani, con particolare riguardo ai minori, alle donne ed ai soggetti vulnerabili, oltre alla corretta gestione delle operazioni di ricerca e soccorso in mare.
Il mandato principale dell'Operazione SOPHIA è quello di adottare misure sistematiche per individuare, fermare e mettere fuori uso le imbarcazioni ed i mezzi usati o sospettati di essere usati da eventuali trafficanti.
La missione navale è stata quindi istituita a fini di lotta contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo, con una prima fase orientata alla raccolta di informazioni di intelligence e due successive che riguardano la caccia attiva ai trafficanti, prima in acque internazionali, poi nelle acque territoriali e interne della Libia, previo mandato delle Nazioni Unite e approvazione del paese interessato.
Il 20 di giugno del 2016, la Commissione Europea ha aggiunto due compiti integrativi al mandato della missione, quali l'addestramento della Guardia Costiera e della Marina libica ed il contributo alle operazioni di embargo alle armi in accordo alla Risoluzione dalle Nazioni Unite nr. 2292 (2016), poi rinnovata con la Risoluzione 2357 (2017).
Il 25 luglio 2017, in concomitanza con il rinnovo dell'operazione fino al 31 dicembre 2018, il Consiglio Europeo ha aggiunto al suo mandato ulteriori tre nuovi compiti integrativi:
- istituire un meccanismo di controllo del personale in formazione per assicurare l'efficienza a lungo termine della formazione della guardia costiera e della marina libica;
- svolgere nuove attività di sorveglianza e raccogliere informazioni sul traffico illecito delle esportazioni di petrolio dalla Libia, conformemente alle risoluzioni 2146 (2014) e 2362 (2017) del Consiglio di sicurezza dell'ONU;
- migliorare le possibilità per lo scambio di informazioni sulla tratta di esseri umani con le agenzie di contrasto degli Stati membri, FRONTEX ed EUROPOL