L’Under Secretary General (USG) delle Nazioni Unite (UN) per le Operazioni di Peacekeeping Jean Pierre Lacroix, ha concluso ieri il suo viaggio di 5 giorni in Libano.
L’USG, è stato ricevuto dal Head of Mission e Force Commander, Generale di Divisione Stefano Del Col, ed ha avuto una serie di incontri con le massime cariche istituzionali del Paese.
Durante i colloqui con il Presidente Michel Aoun, con lo Speaker del Parlamento Nabih Berri, con il Primo Ministro Saad Hariri, con il Ministro degli Esteri Gebran Bassil, con il Ministro della Difesa Elias Bou Saab e con il Comandante delle LAF Generale Joseph Aoun, Mr. Lacroix ha espresso la propria soddisfazione per l’impegno delle istituzioni libanesi, che insieme ad UNIFIL lavorano in maniera congiunta, per il mantenimento di una situazione di calma e stabilità nel sud del Libano.
Mr. Lacroix ha poi riaffermato il proprio apprezzamento per il fermo impegno del Libano nell’adempimento di quanto richiesto dalla risoluzione 1701/2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, base del mandato di UNIFIL. "Con il nuovo governo libanese, speriamo di poter assistere ad un’ulteriore crescita delle capacità delle LAF, comprese quelle navali, a fianco dei Caschi Blu di UNIFIL" ha detto l’USG.
"Il consolidamento della cooperazione tra LAF e UNIFIL è essenziale per proseguire il cammino verso un cessate il fuoco permanente, come previsto dalla risoluzione 1701 del 2006".
Durante i colloqui con i leader politici libanesi e in occasione degli incontri avuti con i Peacekeepers, Mr. Lacroix ha tenuto a ribadire il ruolo primario della Missione in Libano che, tramite i propri meccanismi di confidence building, di liaison e di coordinamento, gioca un ruolo di fondamentale importanza nel mitigare le situazioni di attrito e nell’evitare che si possa acuire la tensione tra le parti; ne è l’esempio più significativo, il meccanismo del forum tripartito, presieduto dall’Head of Mission e Force Commander, unica occasione riconosciuta dalle parti in cui LAF ed IDF si siedono allo stesso tavolo.
L’USG Lacroix si è soffermato con le autorità libanesi commentando il lavoro di mediazione svolto dal HoM/Fc di UNIFIL durante l’operazione Northern Shield nel mese di dicembre e gennaio e, in questi giorni, con la costruzione da parte israeliana di un muro difensivo in alcune aree adiacenti la Blue Line che hanno innalzato la tensione con il Libano.
"È importante che i leader di entrambe le parti approfittino dell'opportunità offerta da UNIFIL di lavorare ad un cessate il fuoco permanente per giungere ad una soluzione del conflitto a lungo termine", ha affermato Lacroix.
"Una missione di mantenimento della pace è una operazione che consente agli sforzi diplomatici di raggiungere una soluzione politica, senza però potersi sostituire ad essa".
L’USG ha sottolineato altresì l'importanza di assicurare la libertà di movimento ad UNIFIL, consentendole di assolvere la missione derivante dalla risoluzione 1701/2006 in modo indipendente e imparziale, all'interno della sua Area di Operazione a sud del Litani. Per detti motivi, Mr. Lacroix si è voluto recare nei luoghi più sensibili della Blue Line, dove ha potuto avere un riscontro diretto sul lavoro condotto giornalmente dagli oltre 10.000 Caschi Blu.
L’USG, durante la visita al Sector West di UNIFIL, sede della Joint Task Force Lebanon (JFT-L) su base Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, al comando del Generale di Brigata Diodato Abagnara, ha colto l’occasione, rivolgendosi ai Peacekeepers, anche per ribadire l’impegno delle UN e di UNIFIL nel sostenere e nel supportare il ruolo della donna sia all’interno della Missione sia nel sud del Paese.
“E’ intenzione delle UN avere un maggior numero di donne impegnate nelle missioni di peacekeeping perché siamo convinti che avere una presenza femminile più significativa in questo ambito, significhi rendere il mantenimento della pace più efficace. Lo stiamo vedendo ogni giorno sul campo e sicuramente lo stiamo vedendo qui ad UNIFIL. Sappiamo che le nostre colleghe, militari o civili, fanno la differenza. Esse contribuiscono ad accrescere la fiducia della popolazione locale, essenziale per adempiere in maniera efficace al nostro mandato”.
Lasciato il il Sector West di UNIFIL, l’USG, accompagnato dal HoM/Fc, si è recato in Israele, per visitare alcuni dei luoghi più delicati e sensibili del versante israeliano della Blue Line.